Acqua in bocca di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli

Acqua in bocca di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli

L’ispettrice Grazia Negro e il commissario Montalbano devono risolvere insieme un caso strano. Una donna è stata trovata morta nella stazione di Bologna. Sembrerebbe un omicidio, ma c’è un particolare insolito: la donna ha in bocca un pesciolino rosso. L’ispettrice capisce subito che non si tratta di un omicidio normale e decide risolvere il caso facendosi aiutare dal commissario Montalbano, un collega di Vigata, un paesino siciliano del quale era originaria anche la donna assassinata. Ha inizio così un’indagine che viene condotta mediante uno scambio di lettere, pizzini, ritagli di giornale tra l’ispettrice e il commissario, i quali a un certo punto scoprono di trovarsi di fronte i servizi segreti deviati. In sintesi si rendono conto di rischiare in prima persona e molto più di quanto avrebbero potuto immaginare. L’indagine si conclude con un finale imprevedibile. Non mancano i colpi di scena, naturalmente.

Un libro per chi ama il poliziesco, un giallo a tinte forti che coinvolge il lettore dall’inizio alla fine. Da leggere.

Gli autori hanno voluto devolvere i proventi derivati dai diritti d’autore per sostenere progetti di beneficenza.

1 commento su “Acqua in bocca di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli”

  1. Non compratelo. E’ uno dei libri più brutti degli ultimi anni. Devolvete i 10 euro che risparmierete a qualsiasi altro ente benefico. Pippo.

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