Siamo nelle valli di Comacchio ai primi del Novecento. La numerosissima famiglia Peruzzi vive nella miseria ed è costretta a lasciare la propria terra e a trasferirsi nella pianura pontina, una zona malarica ma bonificata poi dal fascismo.
In realtà proprio la promessa di una terra che l’Opera Nazionale Combattenti distribuisce nell’agro pontino li convince a raccogliere le loro poche cose e a trasferirsi in quella zona non ancora risanata dove nascono in seguito Littoria e altre città
libro
L’anello dei ghiacci di Michael Ridpath
Siamo in Islanda, nei dintorni di Reykjavík, dove viene assassinato Agnar Haraldsson, uno dei più importanti studiosi dell’opera di Tolkien.
Una morte apparentemente assurda, ma che forse ha una spiegazione. Infatti il professore, poco prima di morire, era riuscito ad avere un prezioso manoscritto risalente a ottocento anni prima, un’antica saga nordica dalla quale forse Tolkien ha preso ispirazione per scrivere Il Signore degli Anelli. Ma non ci sono tracce del manoscritto né dei due uomini misteriosi che stavano trattando con lo studioso per impadronirsene. A dare una mano alla alla polizia di Reykjavic per far luce sulla vicenda arriva Magnus Jonson, un poliziotto di Boston, un islandese che vive in America.
Il vincitore è solo di Paulo Coelho
Protagonista di questo racconto noir è Igor Malev, un uomo ricco e dal fascino misterioso.
Ma il suo innato carisma non ha nessuna influenza sulla moglie Eva, che lo lascia per amore di uno stilista di grande successo. Igor ne rimane profondamente sconvolto (per orgoglio ferito o per amore deluso?) e non riesce a riprendersi dalla delusione e dalla sconfitta, soprattutto. Perché lui non vuole essere un perdente e decide di riconquistarla. Ma sbaglia tattica: non cerca di farla innamorare ancora con la dolcezza e con romantici gesti d’amore.
La trappola di miele di Unni Lindell
Un thriller inaspettato che non vi lascerà l’amaro in bocca
È lunedì, un caldo giorno di giugno, e come ogni lunedì passa il furgone che vende i gelati in un quartiere residenziale alla periferia di Oslo. È un momento di festa per i bambini, e anche per gli adulti perché no?, potersi gustare il gelato in un pomeriggio così afoso, ma quel lunedì cominciato bene diventa all’improvviso drammatico: scompare nel nulla il piccolo Patrik Øye. Nessuno l’ha visto, tranne una vecchia signora. Ma non è l’unica tragedia di quell’afoso giugno in Norvegia. Dopo una settimana un altro misterioso dramma: una giovane immigrata lettone, Elna Druzika, viene investita da un’auto all’uscita dal lavoro.
Sorry di Drvenkar Zoran
<em>La vicenda si svolge in Germania, a Berlino. Quattro giovani, Kris, Wolf, Rauke e Tamara una sera hanno un’idea originale per crearsi un lavoro autonomo.
Decidono di mettere su un’agenzia che s’incarica di chiedere scusa per conto di chiunque non riesca a farlo personalmente per motivi vari. L’agenzia dovrebbe occuparsi anche di risolvere questioni delicate di chiunque voglia liberarsi dei propri sensi di colpa senza farlo direttamente. Decidono di battezzare l’agenzia ”Sorry”.
L’olio di Lorenzo di Augusto Odone
È una storia vera, una storia d’amore e di dolore, una storia che insegna come si può sconfiggere il male quando lo si combatte con la virtù dei forti: la pazienza e…l’amore, appunto.
Il protagonista è Augusto, italiano, funzionario della Banca Mondiale, sposato con Michaela, americana. Hanno un figlio bello e intelligente, Lorenzo, e vivono nelle Isole Comore, un minuscolo stato nell’Oceano Indiano, tra il Mozambico e il Madagascar. A sei anni Lorenzo comincia ad avere strani sintomi: aggressività con gli altri bambini, mancanza di equilibrio sulla bicicletta, abbassamento dell’udito. La diagnosi dei medici è terribile e non lascia speranze: si tratta di un disordine neurologico, l’Adrenoleucodistrofia (ALD), una malattia a progressione molto rapida, che consiste in una degenerazione della mielina, un grasso complesso del tessuto neuronale che ricopre molti nervi del sistema nervoso centrale e periferico.
Adesso basta di Simone Perotti
Filosofia e strategia di chi ce l’ha fatta
Questo saggio di Simone Perotti vuole essere un messaggio a chi considera quale unico scopo della vita il lavoro e il guadagno che ne deriva, oltre ad uno status sociale più gratificante.
Niente di più sbagliato. Il lavoro va concepito non come ragione di vita ma come strumento indispensabile per vivere senza tuttavia limitarci l’esistenza…L’autore ci è riuscito e in questo saggio racconta la sua esperienza con tutte le conseguenze economiche, psicologiche, esistenziali, logistiche. E indica quello che oggi è un fenomeno sociale, il downshifting (letteralmente rallentare il ritmo, scalare la marcia), per darsi un nuovo stile di vita. Ovvero consiglia di rallentare il ritmo, per non correre il rischio di rimanere soffocati dal ritmo frenetico della vita d’oggi.
Il progetto dell’involucro efficiente di Jacopo Gaspari
Soluzioni e stratigrafie per la nuova costruzione e il recupero
La necessità di limitare i consumi energetici e di contenere le emissioni, frutto di un atteggiamento più consapevole nei confronti della questione ambientale ma anche di norme sempre più stringenti, ha determinato una progressiva trasformazione dell’involucro edilizio, e in special modo del sistema di chiusura verticale, al fine di ottenere livelli prestazionali sempre più elevati.
Le benevole di Jonathan Littell
Maximilian Aue vive e lavora nel Nord della Francia, ma è nato in Alsazia da madre francese e padre tedesco.
Dirige sotto falso nome una fabbrica di merletti, svolgendo il suo lavoro con quella precisione ed efficienza che sono peculiari del suo carattere. Per precisione ed efficienza, peraltro, si era distinto anche negli anni del nazismo, quando fra il 1937 e il 1945 aveva fatto carriera nelle SS in Germania. Era entrato a far parte del corpo speciale di Hitler per caso: fermato dalla polizia dopo un incontro omosessuale, aveva accettato di arruolarsi per evitare la denuncia. Nel 1941 Maximilian è sul fronte orientale, dove partecipa al genocidio di ebrei, zingari e comunisti.
La via d’oro di James Rollins
Il professor Henry Conklin è un archeologo appassionatissimo del suo lavoro. Da anni sostiene una propria teoria rivoluzionaria ed è sempre alla ricerca di prove che la confermino.
Egli infatti crede nell’esistenza di un’avanzata civiltà indigena precedente agli inca. E finalmente un giorno, durante alcuni scavi archeologici sulle Ande peruviane, trova quello che cercava: una mummia perfettamente conservata, che potrebbe finalmente confermare la sua teoria. Ansioso di effettuare al più presto le analisi di laboratorio, Conklin lascia la direzione dei lavori al nipote Sam e torna subito negli Stati Uniti. Gli esami di laboratorio rivelano una notizia sorprendente: la mummia appartiene a un missionario spagnolo vissuto nel XVI secolo.