Le notti sembravano di luna di Laura Bosio

Caterina Guerra è una ragazzina di dieci anni che insegue un sogno: correre in bicicletta come i campioni del Giro.
Lei vive nell’epoca del miracolo economico italiano, in una piccola città della pianura vicino a un fiume. Un periodo ostico per le donne, perché proprio in quel periodo per le donne è off limits diventare corridori. Figuriamoci…roba da uomini, pensavano ai tempi. O forse Caterina preferisce ignorare i tabù assurdi e coltivare il suo sogno, perché solo in bicicletta riesce a provare una felicità immensa.

Caterina abita in un piccolo appartamento di periferia, aperto su cortili, cantine, orti e strade che conducono al fiume. Sono queste le vie attraverso le quali, in bicicletta, riesce ad allontanarsi dalla triste e monotona realtà quotidiana pedalando felice sulle ali del suo sogno: diventare corridore.
Suo padre lavora come caporeparto in una fabbrica che si trova di fronte alla casa, ma non è un uomo sereno: è orgoglioso del suo lavoro, ma non ne è un lavoro che soddisfi le sue ambizioni.
È un uomo pieno di fantasia e la sera fa comizi solitari dal balcone di casa: è il suo modo di sfogare le sue frustrazioni e Caterina lo guarda e lo capisce. Lui non riesce ad essere sereno neppure nell’ambiente familiare, con la moglie che si ritrova: bella, irrequieta e ambiziosa. E forse i suoi comizi fantasiosi lo fanno sentire felice…
La vita della bambina e della sua famiglia continua a trascorrere sempre con gli stessi ritmi, ma solo in apparenza: la realtà è ben diversa. E infatti nell’estate del 1964 un evento inaspettato ma forse temuto distrugge quel mondo fantasioso anche se crudele e infrange il sogno di Caterina di diventare corridore…
“Le notti sembravano di luna” è la storia di un’infanzia difficile ma vissuta sulla scia di un sogno che rappresenta la fuga da una quotidianità triste e pesante. Ed insegna che anche nelle situazioni più difficili non bisogna smettere di sognare e di sperare…per sopravvivere.
L’AUTRICE
Laura Bosio,
nata a Vercelli, vive e lavora a Milano. Nel 1977, con una tesi sulla storia del cinema, si è laureata in Lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il suo romanzo d’esordio, I dimenticati, pubblicato da Feltrinelli nel 1993, ha ricevuto nel 1994 il Premio Bagutta nella sezione Opera Prima. Nel 1997 pubblica Annunciazione, vincitore del Premio Moravia. Nel 2007, con Le stagioni dell’acqua, è finalista nel Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice e nel Premio Stresa 2007 di Narrativa . È autrice del soggetto e coautrice della sceneggiatura del film Le acrobate (1997), diretto da Silvio Soldini. Altri suoi romanzi: Le ali ai piedi, Mondadori 2002, Teresina. Storie di un’anima, Mondadori 2004, Annunciazione, Mondadori 1997.

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