Il Passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio
Il Passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio
È un’estate torrida. Il tenente Giorgio Chiti – uomo introverso e perseguitato da un senso opprimente di angoscia – passa le sue notti insonni a dare la caccia a uno stupratore seriale che ossessiona la città e le forze dell’ordine
Giorgio è anche il nome di uno studente modello in giurisprudenza, figlio della borghesia barese, avviato a un destino ordinato e ordinario. Una sera però incrocia Francesco, coetaneo dalla fama non raccomandabile, baro ai tavoli da gioco, affascinante e pericoloso manipolatore. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Al centro di questo indimenticabile romanzo di formazione – una storia dolorosa e violenta sull’amicizia e sul tradimento – c’è il racconto del male quotidiano che alberga nell’animo cupo di Francesco, ma anche la vertiginosa narrazione del fascino che quel male esercita su Giorgio e sul suo inconsapevole desiderio di libertà dalle costrizioni di una vita banale.
Io sono Dio di Giorgio Faletti
Io sono Dio di Giorgio Faletti Non c’è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo…
Un karma pesante di Daria Bignardi
Un karma pesante di Daria Bignardi
Eugenia da adolescente ossessionata dalla faticosa ricerca della propria identità e segnata da un dolore prematuro, diventerà una donna che sembra ottenere ciò che vuole
Ma un esaurimento e un incidente la obbligano a confrontarsi con i pezzi di sé lasciati per strada: la tredicenne affascinata dall’oscuro personaggio di uno scrittore russo; la ventenne che si ribella nel modo più pericoloso e parte per Londra in fuga dalla malattia del padre per approdare nella Milano dei profondi anni Ottanta, dove le accade per caso di scoprire il proprio talento di regista, e poi nella New York degli anni Novanta. Fino al presente, inquadrato nel rigore dei solitari Anni Zero ma riscattato dall’amore imperfetto per Pietro e per le figlie Rosa e Lucia.
Monica Bellucci
Introduzione di Giuseppe Tornatore
Quando Monica Bellucci posa per la foto da cui comincia questo racconto per immagini è ancora una ragazzina dalle labbra carnose, ma già si intravede colei che diventerà una star conosciuta in tutto il mondo
Sognava la fotografia, il cinema, le pagine delle riviste di moda, le grandi attrici italiane, Sophia, Gina… e poi a diciotto anni il desiderio si è avverato ed è cominciata la carriera di top model. La sua bellezza diversa da ogni altra, viva, sensuale, carnale, ha catturato l’obiettivo dei più grandi fotografi di moda che hanno fatto di lei un’icona.
In autobus con mia sorella di Simon Rachel
In autobus con mia sorella di Simon Rachel La vita come non l’avevi mai vista Rachel è un’insegnante e giornalista di successo, che ha imparato a nascondere la sua insoddisfazione…
Il coraggio delle donne di Sara Favarò
Il coraggio delle donne di Sara Favarò Sara Favarò ha pazientemente scelto, raccolto e raccontato le vite normali e speciali di tante donne: passioni, amori, rancori, vendette, perdoni, odio, morte…
Malati di Farmaci di Mauro Di Leo
Malati di Farmaci di Mauro Di Leo
Perché l’industria farmaceutica vende farmaci dannosi, inventa malattie e specula sul cancro
– Le persone sono convinte che il loro benessere si identifichi col possesso di cose e la soddisfazione che ne ricevono non dura, tutta la loro vita sarà una rincorsa continua di un obiettivo che non raggiungeranno mai (…) si confonde il ben essere col tanto avere, il tanto avere produce mal essere.
– A questo mal essere generale la crescita della produzione di merci aggiunge un malessere specifico in due ambiti strettamente legati tra loro: l’alimentazione e la salute umana. (…) per riuscire a vendere le quantità crescenti di cibo le grandi aziende del settore hanno indotto una crescita dei consumi superiore al fabbisogno fisiologico, da cui sono derivati una serie di gravi problemi alla salute: dalla diffusione dell’obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari. Il tanto avere si è trasformato in mal essere.
Alda Merini: la stagione del tormento di Mark Dennison
Alda Merini: la stagione del tormento di Mark Dennison
Non è facile dare un giudizio sulla poesia del nostro tempo: una valutazione equilibrata e serena necessita della prospettiva della distanza
Si sente, ad esempio, ripetere che nei tempi che viviamo la poesia è morta e che il progresso vertiginoso della scienza ha contribuito al suo definitivo tramonto. Ma chi ha assegnato alla sola ragione il supremo potere di scoprire la verità? Sono passate da tempo le esaltazioni illuministiche, positivistiche e storico materialistiche che assegnavano alla ragione tale potere; l’uomo moderno sa bene che, pur essendo essa un mezzo meraviglioso che ha consentito all’uomo di raggiungere traguardi impensabili, è pur sempre un povero tramite per scoprire la verità universale. Perciò il lettore che si accosti per la prima volta ad Alda Merini probabilmente sarà colpito dalla caratteristica sensualità poetica della forma. Poesia unicamente come compimento di se stessa, poesia come risposta alla propria fragilità: questa la chiave interpretativa delle variazioni metriche della Merini, del suo mondo carnale e naturalistico, delle immagini ricche di sensazioni, di metafore, d’implicazioni concettuali sull’avventura umana. Versi divisi fra flussi di coscienza e un tracciato romantico, disillusi dal reale e basati su inconfessabili moti dell’anima. La Merini vive il tempo del proprio amore inteso anche come maniera d’intuizione del circostante e quindi con inflessioni letterarie che trasfigurano in accensioni quasi cromatiche la costante inquietudine di questa sua pur sofferta gratificazione.
Mio figlio Blaze di Debra Ginsberg
Mio figlio Blaze di Debra Ginsberg Crescere un bambino speciale in un mondo normale Blaze non è mai andato carponi. A un anno semplicemente si è alzato e ha iniziato…
Il silenzio di una donna di Belva Plain
Il silenzio di una donna di Belva Plain
Lynn e Robert Ferguson sembrano una coppia modello
Sposati, con due splendide figlie, lui colto, affascinante e in carriera, lei dolce e colma di affetto e attenzione per tutti. Una famiglia come tante, apparentemente felice. Ma dietro a questa vita apparentemente perfetta, dietro le porte chiuse della loro bella casa, si cela una situazione da incubo che Lynn, per amore, vuole a tutti i costi mantenere segreta.
La Masai Bianca di Corinne Hofmann
La Masai Bianca di Corinne Hofmann Storia vera di una passione africana Corinne è una giovane donna d’affari svizzera con una famiglia, una boutique avviata, progetti per il futuro e…
Pandemie d’Italia: il costo sociale delle epidemie di Guido Alfani e Alessia Melegaro
Pandemie d’Italia: il costo sociale delle epidemie di Guido Alfani e Alessia Melegaro
Dalla peste nera all’Aids, passando per influenza suina: Alfani e Melegaro, autori di Pandemie d’Italia ne ricostruiscono il significato economico e demografico
Dalla peste nera all’influenza suina la storia dell’umanità è un susseguirsi di pandemie le cui conseguenze non sono calcolabili solo con il numero dei morti. Nuovi e modificati comportamenti umani, innovazioni istituzionali e progressi nelle conoscenze mediche fanno sempre seguito alla pandemia e concorrono a determinare le modalità specifiche con cui la specie umana reagisce a un mutamento dell’ambiente biologico. E così, guidando il lettore in uno speciale tour a tappe tra le grandi epidemie che hanno colpito l’Italia negli ultimi sette secoli (peste, colera, sifilide, influenza spagnola e Aids), senza dimenticare le crisi più recenti causate dalla sars e dall’influenza aviaria e suina, Guido Alfani e Alessia Melegaro, autori di Pandemie d’Italia. Dalla peste nera all’influenza suina: l’impatto sulla società, si soffermano sul loro significato sociale, economico e demografico. La prima costante che i due ricercatori della Bocconi hanno riscontrato, osservando le diverse pandemie, è “che si tratti di un grande o di un piccolo rischio la psicosi da contagio è sempre in agguato” e i comportamenti più evidenti sono “la tendenza a incolpare della pandemia gruppi specifici, trattati alla stregua di untori volontari o inconsapevoli, (…) e la diffidenza nei confronti dei governi e delle istituzioni che, quando non riescono a intervenire rapidamente e in modo efficace, vengono accusati di favorire attivamente il contagio”.