Licenziare i padreterni. L’Italia tradita dalla Casta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella

Un libro-documento dei tempi moderni, che ben inquadra le responsabilità di chi avrebbe potuto salvare l’Italia e non l’ha fatto o non ha saputo farlo.
Un libro che mette i politici e la politica di fronte alle proprie responsabilità. Perché in un periodo gravissimo per il Paese, mentre la crisi infuria, l’euro vacilla, l’Italia è a rischio default, i “padreterni” continuano impassibili nel loro stile di vita perché nessuno osa toccare le loro tasche: un golpe notturno elimina dalla manovra di Tremonti la norma che adegua le indennità dei parlamentari italiani a quelle, molto più basse, dei colleghi europei. Urgono interventi, anche dolorosi, che la manovra correttiva del governo chiede a tutti i cittadini. Ma solo ai cittadini comuni.

La casta non si tocca, una casta corrotta e pur privilegiata, che con il proprio comportamento mette a rischio non solo il decoro, ma anche la tenuta delle istituzioni. Un libro che vorrebbe essere ironico, ma lo fa fino a un certo punto, perché proprio non si riesce a ridere su un sfacelo sempre più dirompente. I privilegi, l’abuso di potere, le impunità, le ingordigie, le prepotenze, l’inadeguatezza, la mancanza di sobrietà, la predisposizione ad arraffare sono “doti” comuni a tutti gli schieramenti politici.
E proprio non si sa chi possa portare avanti le sorti dell’Italia, perché nessuno può essere considerato un modello di virtù. C’è qualche rara eccezione, ma è molto difficile scegliere.
C’è una vera e propria corsa ai privilegi. Non c’è coesione fra i vari partiti, la coesione tanto invocata dal Presidente della Repubblica, ma su un punto sono tutti concordi: proteggere i propri privilegi. Incuranti del “dolore” degli italiani, ma di quelli autentici che amano il loro Paese e che tremano per la Patria a grave rischio più che per loro stessi. Ma i “padreterni” conoscono il valore della parola “PATRIA?” Loro coltivano soltanto l’EGO!
I punti chiave del libro colpiscono veramente nel segno: una fotografia perfetta dell’Italia di oggi: spese alle stelle per mantenere dei “padreterni” che per il popolo non fanno niente, che “si trastullano tra soldi pubblici, economia, interessi elettorali e di bottega, mentre da lì a poco il Paese sarebbe scivolato in una crisi ancor più profonda e poi nel ventennio”, parafrasando Einaudi.
GLI AUTORI
Sergio Rizzo
è nato ad Ivrea nel 1956. Responsabile della redazione economica romana del “Corriere della Sera”, ha lavorato a “Milano Finanza”, al “Mondo” e al “Giornale”. Ha scritto con Franco Bechis “In nome della rosa. La storia della casa editrice Mondatori” pubblicato dalla Newton Compton” nel 1992.
Gian Antonio Stella è nato ad Asolo nel 1953. Inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”, dopo l’esordio nella saggistica con “Schei. Il mitico Nordest dal boom alla rivolta”, ha scritto numerosi libri. Tra i quali “Tribù. Foto di gruppo con Cavaliere”, “L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi”, “Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore”, “Sogni e fagotti” (con Maria Rosaria Ostuni), “Avanti popolo. Figure e figuri del nuovo potere italiano” e il romanzo “Il maestro magro”.
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella hanno firmato per Rizzoli i bestseller La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (2007), La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio (2008) e Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia (2011).

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