Sorella, mio unico amore di Joyce Carol Oates

Skyler Rampike è un ragazzino che, insieme alla sua famiglia, diviene protagonista di un atroce fatto di cronaca nera avvenuto realmente nel New Jersey alla fine degli anni Novanta…
La famiglia Rampike vive in una bella villa in stile coloniale della East Coast americana: Bix, il marito, ha poco più di trent’anni, è un ex atleta di successo ed ora sta facendo carriera nella multinazionale in cui lavora; la moglie Betsey è di origini modeste ed ora spera che i soldi del marito possano introdurla nella high society locale. Bix e Betsey Rampike hanno due figli: il maschietto Skyler e la piccola Edna Louise. Bix e Betsey sono due genitori ambiziosi e puntano sui figli per arrivare al successo.

Purtroppo Skyler, il primogenito, è claudicante in seguito a un incidente e non può, quindi, diventare un atleta, come sognano i suoi genitori.. Ma Edna Louise è una graziosa bambina che sin dalla più tenera infanzia dimostra un talento straordinario per il pattinaggio su ghiaccio. La madre, una donna senza scrupoli ed estremamente ambiziosa, decide di sfruttare il talento della bambina lanciandola nel mondo dell’agonismo professionistico e dello show business. E infatti la piccola Edna Louise, incoraggiata dalla madre, ad appena quattro anni diventa una promessa del pattinaggio su ghiaccio. Allora la mamma, per pura ambizione e per fame di gloria riflessa, cambia il nome alla bambina, che nel breve giro di due anni diventa un personaggio famoso nel mondo dello sport infantile.
Poi la tragedia. Alla vigilia del settimo compleanno, la piccola Bliss Rampike viene trovata uccisa nella caldaia della sua casa: i genitori, in preda al panico, sembrano voler proteggere il fratello, al quale la piccola Edna Louise era attaccata morbosamente. Il piccolo Skyler, invece, dormiva tranquillo nella sua stanza. Ma da quel momento, comincia per lui un calvario penoso. Dalle sue parole procede l’intero racconto fino all’epilogo straziante che turba anche il lettore più abituato al noir più estremo.
I genitori presentati in questo libro sono veri mostri capaci di distruggere un’adolescenza in fiore per arrivare ad un successo effimero. Si tratta, in sintesi, di un’ordinaria famiglia americana, disposta a dare un prezzo alla propria dignità, ai propri figli e alla vita stessa.
L’AUTORE
Joyce Carol Oates
(1938, Lockport, New York), ha scritto romanzi, raccolte di racconti e di poesie, lavori teatrali e saggi critici. Dal 1977 insegna all’Università di Princeton. Ha ottenuto il National Book Award e il PEN/Malamud Award. Fa parte dell’American Academy of Arts and Letters dal 1978. È unanimemente riconosciuta come una delle voci più importanti della letteratura mondiale contemporanea.
Tra i numerosissimi titoli che ha pubblicato nella sua fortunata carriera di autrice ricordiamo negli Oscar Mondadori Bestie, L’età di mezzo e Mike Tyson; nella Mondadori Ragazzi Bruttona e la lingua lunga e (insieme a Graham Mark) Il gattino che si credeva una volpe; nella collana Sis Mondadori Un giorno ti porterò laggiù, Cascate, La madre che mi manca, La figlia dello straniero e Sorella, mio unico amore.

Lascia un commento