La bambina che salvava i libri di Markus Zusak

Liesel Meminger è una bambina che ama i libri e, per averli li ruba, visto che non può comprarli.
Liesel è affascinata della libreria del sindaco e vi si rifugia per leggere, salva un libro bruciacchiato dalle ceneri dei falò propagandistici, legge avidamente le parole che il padre imbianchino le dipinge sui muri della cantina, per aiutarla a conoscere sempre più parole. I libri le fanno compagnia di notte per vincere la paura dei bombardamenti. Un giovane ebreo, Max, che i genitori di Liesel avevano accolto e nascosto in casa, le regala un libro speciale, scritto sulle pagine dipinte di bianco di Mein Kampf, un racconto di amicizia e poesia e lei lo divora.

Liesel gli è molto riconoscente per quel regalo speciale ed ha per lui mille attenzioni, veglia più di tutti su di lui, durante le notti insonni e segnate dagli incubi. E non solo per riconoscenza, ma perché Liesel è una bambina buona e generosa. Quando lui si ammala, Liesel raccoglie ogni piccola cosa, foglie, bottoni, soldatini, per fargli un regalo. Per Max arriva a descrivere una nuvola in cielo su un foglio di carta e gli dona quel disegno come fosse un regalo prezioso: una cosa piccola piccola, ma che contiene una grande dimostrazione di affetto.
Ma risaliamo alle origini di questo grande amore di una bambina per i libri. Siamo nella Germania nazista del 1939. Il padre di Liesel Meminger è stato portato via dai nazisti, perché comunista. Liesel inizia la sua brillante carriera di ladra a nove anni. Poiché ha fame ruba mele, ma quello che le piace rubare di più sono i libri. È sbagliato però dire che li ruba, più esatto dire che li salva dai tanti roghi accesi dai nazisti, ai quali piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone…
Il primo libro rubato è quello caduto nella neve accanto alla tomba dove è stato appena seppellito il suo fratellino, che era morto mentre stavano andando con la madre a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo ha sottratto al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. Impara a leggere proprio sul primo libro rubato, un manuale per necrofori raccolto durante il funerale del suo fratellino.
A Molching, comunque, Liesel arriva sola e triste e solo alla lettura attinge il coraggio per andare avanti. Nelle sue giornate per le strade di Molching è sempre accompagnato da Rudy, l’amico del cuore, un bambino dai capelli color limone, che sogna di essere il campione nero Jesse Owen.
E proprio i libri che Liesel ama tanto la salvano dall’orrore della guerra, dalla vista degli ebrei in marcia verso Dachau, dal massacro delle bombe verso la speranza di un futuro migliore.
L’AUTORE
Markus Zusak
ha scritto ispirandosi in buona parte ai racconti dei genitori, vissuti in Germania in tempo di guerra. Ed è cresciuto ascoltando storie di guerra mondiale dal punto di vista della Germania, la città natale di sua madre. Con la pubblicazione di The Girl Who Stole Libri, critiche internazionali sia in Australia o negli Stati Uniti lo consideravano come un fenomeno letterario e uno dei romanzieri più innovative e poetica di oggi. A trent’anni, questo è il suo quinto libro e ha già vinto diversi premi.

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