La danza della realtà di Alejandro Jodorowsky

La danza della realtà di Alejandro Jodorowsky

L’autobiografia dello sciamano ”occidentale” per eccellenza

Una storia reale, non romanzata, di una vita vissuta spesso in modo drammatico. Magia e psicomagia, arte e surrealismo, cinema, droghe, illuminazioni. Il libro è un inno alla vita, la prova che l’uomo può superare i traumi e dolori che lo hanno segnato nel corso della sua esistenza e migliorare la realtà. L’interesse del libro risiede soprattutto nell’aneddotica di un’autobiografia davvero fuori dal comune e nella rivelazione di un nuovo modo di intendere la psiche umana e i modi per curarla.

Una vita davvero movimentata, quella di Jodorowsky. Dall’infanzia in Cile, maltrattato dai suoi genitori, agli anni bui dell’adolescenza in cui ha scoperto la vocazione poetica sul campo, integrando la poesia nella vita quotidiana mediante azioni come la decisione di attraversare Santiago del Cile in linea retta, oppure mettersi a inseguire una ”victoria” (la tipica carrozza trainata dai cavalli) come metafora dell’inseguimento del successo. Poi la decisione di partire per Parigi con cento dollari in tasca, dopo aver buttato a mare la rubrica con gli indirizzi. E gli incontri fondamentali con il gruppo surrealista di Breton, con Marcel Marceau, con Maurice Chevalier e molti altri.

Una vita vissuta nel costante tentativo di dilatare le proprie capacità mentali e di comprendere la realtà che lo circonda. Che sia attraverso una serie di rigidi e crudeli esercizi zen, o attraverso le esperienze con l’Lsd, o tramite lo studio della psicoanalisi o anche attraverso l’incontro con personaggi che vivono il mondo reale in modo magico, come gli sciamani mapuche e i guaritori come Pachita, Jodorowsky ha imparato a controllare le capacità della mente e a metterle al servizio degli altri: creando la psicomagia, è riuscito a fondere il mondo magico delle credenze popolari e la psicoanalisi; a parlare al subconscio utilizzando un linguaggio non razionale, una tecnica che gli ha permesso di aiutare persone afflitte da problemi psicologici anche gravi, attraverso il compimento di atti apparentemente folli.

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