In Italia si chiama amore di Melissa P.

Un saggio nel quale l’autrice tenta di tracciare il ritratto sociale dell’Italia di oggi.
Il tema di questo splendido lavoro di Melissa P. verte sul sesso, sulla libertà sessuale e sull’interpretazione moderna del fare sesso in Italia. Una carrellata di personaggi e storie famose che raccontano un’epoca del nostro Paese, divenuto teatro di scandali e ipocrisie oltre i limiti del lecito. Un Paese in cui il sesso non è più il complemento dell’amore, ma è anzi e soprattutto uno strumento per conseguire il successo, per raggiungere obiettivi, una merce di scambio e un’arma di ricatto.

Un’epoca in cui le ragazze non cercano più il romanticismo dell’amore e neppure quello del primo amore che non si scorda mai. Poiché hanno uno strumento formidabile che procura loro più soddisfazioni dell’amore puro: il sesso. Non più amore, dunque, ma commercio del proprio corpo per trarne vantaggi personali che vanno dal denaro alla posizione politica all’arrivismo sociale. E intanto i media incalzano e portano al parossismo situazioni e personaggi maschili e femminili di ogni ceto e di ogni estrazione sociale.
Adolescenti, anziani, personaggi noti vengono raccontati con tutti i loro difetti che hanno fatto di quest’epoca ”un’epoca” del nostro Paese, divenuto un vasto palcoscenico di scandali e trasgressioni, sul quale recitano personaggi di ogni livello sociale che rasentano il grottesco: dalla ragazza che nella miseria sogna la ricchezza e per averla si vende, ai potenti che con i soldi e il potere comprano il piacere: per esibizionismo o per cosa? Il sesso è divenuto un vizio ”da vivere” così nelle case di periferia come nei palazzi del potere. È corruzione nel senso lato del termine…
L’AUTRICE
Melissa Panarello
dopo l’incredibile successo di 100 colpi di spazzola, best seller scritto a soli sedici anni e tradotto in più di trenta lingue, Melissa Panarello (nota ai più come Melissa P.) è autrice di altri tre libri: L’odore del tuo respiro, edito nel 2005, In nome dell’amore (2006), pamphlet polemico indirizzato al cardinal Ruini in cui la scrittrice rivendica piena libertà dalla Chiesa cattolica in materia di rapporti di coppia e comportamenti sessuali, e Tre (2010). Dal suo primo libro nel 2005 è stato tratto un film diretto da Luca Guadagnino. Melissa si è in parte dissociata dall’adattamento cinematografico.

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