Casa di Marilynne Robinson

Casa, ovvero tornare a casa, è il tema intorno al quale ruota tutta una storia che mette in risalto la famiglia, i valori della famiglia e la dolorosa difficoltà del perdono.
Quanto è ”bello” tornare a casa per la gioia di tornarvi e quanto è ”doloroso” tornare a casa dopo una sconfitta: due concetti diversi per due realtà diverse, perché i due protagonisti tornano entrambi a casa, ma solo perché la casa paterna rappresenta l’unico rifugio al quale hanno pensato nel momento in cui le amarezze della loro vita hanno avuto il sopravvento.

Una vicenda che riporta agli anni Cinquanta con i loro scontri razziali. Protagonisti i due fratelli Boughton, Glory e Jack. Glory, a trentotto anni, torna a Gilead, la cittadina dove è nata e dove vive ancora suo padre, un venerabile pastore presbiteriano. Non è un ritorno felice nella casa paterna, quello di Glory, ma un ritorno forzato, una sorta di esilio al quale lei stessa si è condannata quando ha scoperto il tradimento del suo fidanzato, rivelatosi in seguito anche già sposato. E tuttavia non ha osato confessare la verità a suo padre.
E così per lei tornare in quella casa significa la rinuncia definitiva alle sue gioiose aspettative dalla vita e occuparsi del padre ormai vecchio e della vecchia casa in cui è nata e dove, mesi più tardi, arriva anche suo fratello Jack in cerca di un rifugio per la sua anima tormentata. Il padre stringe a sé il più amato dei suoi otto figli, il più corrotto e il più smarrito, ma trova difficile un gesto che per un pastore dovrebbe essere del tutto naturale: il perdono. E dopo la festosa accoglienza, dettata dall’amore paterno, il momento successivo, quello del perdono e della piena reintegrazione nella casa del padre, è il momento più difficile e doloroso. Per tutti…
Un romanzo da leggere che, come detto all’inizio, mette in risalto i valori della casa, della famiglia, delle amicizie e la dolcezza, anche se un po’ amara, del ritorno a casa.
L’AUTRICE
Marilynne Robinson
è docente all’Iowa Writers’ Workshop e scrive sulle più importanti riviste letterarie. Il suo primo romanzo, Housekeeping (1980) ha vinto il PEN/Hemingway Award per la miglior opera prima e ha creato un enorme seguito di critica e pubblico. Successivamente Robinson ha pubblicato due raccolte di saggi: Mother Country (1989) e The Death of Adam (1998).L’acclamatissimo Gilead (Einaudi, 2008) ha vinto il National Book Critics Circle Award for Fiction 2004 e il Pulitzer Prize for Fiction 2005. Nel 2011 Einaudi ha pubblicato Casa.

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