La notte ha occhi curiosi di Gin Phillips

La notte ha occhi curiosi di Gin Phillips

Dopo cena la piccola Tess ama starsene per conto suo nella veranda sul retro, mentre la famiglia si mette a chiacchierare davanti alla casa

Una sera d’agosto, lo spicchio di luna ritagliato nel cielo non basta a far luce, ma nel buio Tess nota una figura femminile che si avvicina furtiva con un fagottino in braccio: lo culla come se fosse un bambino, poi lo getta nel pozzo e si allontana, credendo di non essere stata vista.

Nessuno crede a Tess, finché il corpo privo di vita di un neonato viene davvero ripescato dal pozzo. Lei non riesce a levarsi dalla testa quel tonfo nell’acqua, un tonfo che sembra quasi un grido con cui il pozzo implorava il suo aiuto. Decide allora di scoprire chi sia la donna misteriosa. Insieme alla sorella, comincia a ”indagare” nel vicinato, alimentando sospetti e scovando segreti. L’enigma del pozzo svela i lati più oscuri di quella comunità, ma ne mette in luce l’onestà e la solidarietà con cui affronta, unita, quei tempi così duri. E è per Tess un’indimenticabile lezione di vita.

Tempi duri, certo. È il 1931, e bisogna ancora fare i conti con la grave crisi economica che ha colpito Carbon Hill, una cittadina mineraria dell’Alabama, e tutta l’America. Anche a casa di Tess si lotta contro la povertà. Il papà, Albert Moore, moltiplica i turni in miniera per mantenere la numerosa famiglia: la moglie Leta con il poco a disposizione riesce sempre a mettere insieme pranzo e cena, magari togliendo qualcosa dal proprio piatto; la figlia più grande, Virgie, alle prese con i primi corteggiatori; il figlio Jack, irrequieto e imprevedibile; la stessa Tess, che ha nove anni, grande immaginazione e sconfinata curiosità.

L’AUTORE
Gin Phillips ha alle spalle una carriera di giornalista freelance. È nata in Alabama, dove vive tuttora e dove ha ambientato il suo primo romanzo ”La notte ha occhi curiosi”. La storia è frutto della sua fantasia, ma per ricreare l’ambientazione dell’epoca si è ispirata ai ricordi di famiglia, alle storie di quegli anni che ha sempre sentito raccontare in casa. Pubblicato da Hawthorne Books, una piccola casa editrice americana, all’inizio del 2008, il libro è partito in sordina, ma ha conquistato ben presto lettori e librai. Il successo del passaparola ha suscitato anche l’attenzione della stampa americana, che ha riservato al romanzo e all’autrice recensioni entusiastiche. Nel marzo 2009, La notte ha occhi curiosi ha vinto il Barnes & Noble Discover Award, premio assegnato al miglior esordio dell’anno. Da quel momento, Hawthorne Books non è più riuscita a far fronte ai continui ordini delle librerie e ha firmato un accordo con Riverhead (casa editrice di famosi autori, quali Khaled Hosseini), perché ristampasse il romanzo, garantendogli una diffusione capillare in tutti gli Stati Uniti. E il passaparola, a quel punto, ha superato anche i confini nazionali, scatenando l’interesse di editori di tutto il mondo.

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