Il gioco degli specchi di Andrea Camilleri

Siamo di fronte ad un nuovo caso abbastanza complesso di cui si sta occupando il Commissario Montalbano. Un caso che poi, non si sa come, va ad intrecciarsi con un altro caso altrettanto intricato.
In realtà, quindi, sono due i casi che il commissario Montalbano è chiamato a risolvere. Egli, infatti, viene a trovarsi di fronte ad una serie di enigmi che apparentemente sono scollegati tra loro. Ma solo apparentemente. In effetti, la vicenda inizia con due incidenti un po’ insoliti e non collegati: una bomba che esplode e un’automobile che viene ridotta in pessime condizioni. Ma alla fine i legami si scoprono…

In un deposito qualcuno ha messo una bomba. Sembra una storia di mafia, ma si scopre che il magazzino era vuoto da tempo. I dubbi di Montalbano si concentrano sugli abitanti della casa vicina, un mafioso della famiglia Sinagra e due pregiudicati: Carlo Nicotra, che gestisce lo spaccio di droga per conto dei Sinagra, e Stefano Tallarita, attualmente in carcere, al servizio proprio di Nicotra.
A poca distanza c’è un altro villino, rimasto per anni vuoto, ma ora abitato dai Lombardo: lui è rappresentante di computer e viaggia per tutta la Sicilia; lei, Liliana lavora in un negozio di Montelusa. Una mattina l’auto di Liliana Lombardo non parte. Naturalmente il vicino, Salvo Montalbano, le dà un passaggio per portare l’auto dal meccanico, che purtroppo non riscontra un semplice guasto, ma nota una manomissione del motore.
A questo punto s’incrociano due storie apparentemente distinte ma realmente collegate fra loro. Il legame tra le due vicende è Arturo Tallarita, il giovane commesso che lavora nello stesso negozio di Liliana. Viene fuori tutta una serie di coincidenze che mettono in allerta il commissario. Troppi enigmi per depistarlo, come in un gioco di specchi: la bomba davanti al deposito, lettere anonime che indicano piste improbabili, un proiettile nella carrozzeria dell’auto dello stesso commissario. Eppure sembra che tutto sia nella normalità fino a quando…
L’AUTORE
Andrea Camilleri
(Porto Empedocle, 1925), regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I teatri stabili in Italia (1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, è stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La strage dimenticata (1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005), Le pecore e il pastore (2007), Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell’acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L’odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d’agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L’età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro (2010), Il sorriso di Angelica (2010).

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