L’isola prigione di Ottavio Cappellani

Sulla costa orientale della Sicilia viene scoperto un omicidio brutale: è terrore generale.
Un turista proveniente dalla lontana Danimarca, forse attratto dalla bellezza e dal fascino dei luoghi, viene trovato morto sulla spiaggia. Il suo corpo è completamente straziato, come se fosse stato sbranato da una muta di cani randagi. L’amico che viaggiava con lui è sotto shock, ma assicura che l’amico è stato aggredito da uomini feroci non da bestie. È assolutamente certo che in realtà gli aggressori siano stati degli uomini. Naturalmente interviene la polizia per le indagini del caso.

Un’attenta analisi dei medici della Scientifica conferma l’ipotesi orribile e apparentemente assurda di quel danese, amico del morto: sul cadavere del turista sono ben visibili le impronte umane che appartengono certamente a un unico individuo dotato di una forza brutale. Lo dimostra il fatto che non solo ha ucciso freddamente il turista danese, ma gli ha addirittura fratturato le ossa a morsi.
Sull’isola si diffonde il panico e intanto quelle aggressioni misteriose e così violente si ripetono, provocando disordini e terrore: è un fuga generale, lontano da quel luogo maledetto. In questo scenario anteapocalisse s’incontrano tre ragazzi: Michela, Gabriele e Turuzzieddu.
Michela è una ragazza giovane, bella e inquieta, che fa la guardia forestale sulle pendici dell’Etna; Gabriele è un documentarista in cerca di una storia sensazionale; Turuzzieddu è un ragazzo di quindici anni che da poco è rimasto orfano.
Poiché non possono fuggire, saranno proprio loro a scoprire l’identità degli uomini feroci che stanno provocando una vera e propria guerra civile, lottando disperatamente per sopravvivere in un’isola che è regredita a uno stato precedente a quello del progresso tecnologico e dove esistono ancora antiche credenze che risalgono ad un passato molto remoto.
È una storia veramente sensazionale, proprio quella che il documentarista Gabriele andava cercando. Ma non certamente a quel prezzo.
L’AUTORE
Ottavio Cappellani
(Catania, 1969) ha esordito con il dialogo filosofico La morale del cavallo. I suoi romanzi sono tradotti in oltre trenta Paesi. È autore di Chi è Lou Sciortino? (2004), Sicilian Tragedi (2007), Chi ha incastrato Lou Sciortino? (2009). Ha inoltre scritto la riduzione teatrale di Sicilian Tragedi (prodotta dal Teatro Stabile di Catania), e il soggetto e la sceneggiatura di My name is Sid, cortometraggio in concorso alla 68a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Lascia un commento