La libraia di Orvieto. L’ultima eredità – Valentina Pattavina

Matilde, a quarant’anni, si trasferisce a Orvieto, una città antica e bellissima, per cercare rifugio e serenità.
Matilde ha un amore profondo per i libri e per fortuna trova lavoro in una libreria per metà antiquaria e per metà moderna che diviene il centro della sua esistenza. Un lavoro che concilia le sue esigenze economiche e la sua passione per i libri. Nel tempo libero trascorre le sue giornate alla continua scoperta di scorci della città, a piedi o in sella all’inseparabile bicicletta. Gli eventi e i passaggi di tempo li vive attraverso le sue letture, come se tra le righe di un racconto o i versi di una poesia si nascondessero il mistero del suo dolore e i suoi dubbi mai risolti.

La comunità in cui viene a trovarsi è semplice e abbastanza affiatata. Ma anche Orvieto ha i suoi segreti, celati ovunque: nelle case, nelle viscere dei pozzi, nei boschi di castagni che la circondano.
E infatti in quest’ambiente misterioso e apparentemente sonnolento e dolce un giorno viene fatta un’orribile scoperta: il corpo di un impiccato appeso al ramo di un castagno millenario. E così torna alla ribalta un fatto accaduto dieci anni prima e ormai dimenticato: un caso fortuito che coinvolge pesantemente le sorti di tutta la comunità.
A questo punto bisogna tornare indietro nel tempo, al 1944. L’Italia è spaccata in due, per metà in mano alle forze alleate e per l’altra metà ai nazifascisti. Tempi duri e una lotta quotidiana per sopravvive. Orvieto, pur dichiarata città aperta per salvare il suo patrimonio artistico, si trova ad affrontare la furia distruttrice dei bombardamenti che dilaniano il suo territorio, fino a sfiorare l’altissima rupe di tufo e il grandioso Duomo.
In una di quelle terribili notti di guerra, qualcuno decide di sfidare il coprifuoco aggirandosi tremante fra lapidi e croci per sotterrare qualcosa di così prezioso da rischiare la vita mentre imperversano i bombardamenti. Ma perché e che cosa lo spinge ad affrontare un’avventura così pericolosa da rischiare la vita?
Come mai, dopo più di sessant’anni, quel vecchio episodio sconosciuto o dimenticato oppure volutamente tenuto segreto torna a portare scompiglio nella piccola comunità orvietana nella quale la libraia Matilde Ferraris si è inserita in maniera stabile e ben accetta? Una libraia colta e curiosa, dalla quale anche questa volta verrà la soluzione del mistero e la riconquista della pace per tutti. Nessuno lo sa, ma a più di sessanta anni di distanza, ai nostri giorni, quell’episodio curioso e sconosciuto riemerge e mostra di avere un valore preciso.
L’AUTRICE
Valentina Pattavina,
rivelazione nel 2010 col suo primo romanzo sempre edito da Fanucci, è nata a Catania nel 1968 e, dopo un’intensa attività nel mondo dello spettacolo, si è occupata di editoria, curando quindi, con Vincenzo Mollica, la serie Parole e canzoni per Einaudi Stile Libero, collana per la quale ha scritto quattro monografie dedicate a Totò, Alberto Sordi, Paolo Villaggio e Ugo Tognazzi.

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