Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett
Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett
Mary è una bambina di dieci anni. I genitori, lei una donna bellissima ma superficiale, lui un uomo totalmente assente, muoiono di colera
Rimasta sola, Mary cresce con la bambinaia e diventa una ragazzina viziata, insensibile e solitaria. In seguito è affidata a uno zio che vive in Inghilterra. Ad accoglierla c’è la governante Mrs Medlock che, trattandola freddamente, mette subito le cose in chiaro dicendole di non creare problemi.
Concorso ”Un libro per l’Ambiente 2011”
Concorso ”Un libro per l’Ambiente 2011”
Il concorso nazionale di editoria verde per ragazzi promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia
Lunedì 6 Dicembre 2010
ore 11,00
Libreria Rinascita
via Savoia, 30
Roma
Gli affascinanti segreti della natura, la sorprendente varietà del mondo animale e i cambiamenti climatici. E ancora: le relazioni che intercorrono tra i diversi stili di vita e le problematiche sociali delle giovani generazioni. Questi i temi al centro dei sei titoli finalisti della XIII edizione del premio ”Un Libro per l’Ambiente” di Legambiente e La Nuova Ecologia. I risultati del concorso di editoria verde per ragazzi saranno presentati lunedì 6 dicembre 2010 alla libreria Rinascita, di via Savoia 30 a Roma. I sei testi scelti, tre per la sezione Narrativa e tre per la Divulgazione scientifica sono stati selezionati da una giuria di esperti tra una rosa di 75 titoli. I 6 finalisti saranno poi sottoposti alla valutazione di oltre 1.500 giovani giurati, tra gli 8 e i 14 anni, che leggeranno e commenteranno in classe i testi in vista della premiazione finale.
”Sentire che stai male mi toglie il respiro” di Alessandra Galdiero
”Sentire che stai male mi toglie il respiro” di Alessandra Galdiero
Andrea, protagonista di ”Sentire che stai male mi toglie il respiro”, ripercorre un amore giunto dolorosamente al suo capolinea
Una storia che egli stesso è costretto a troncare per l’incapacità di Erika, la sua donna, di arrendersi all’evidenza di un amore che non c’è più. Andrea non riesce a darsi pace e nel disperato tentativo di dare un’ultima chance alla sua storia d’amore con Erika, le toglie la vita, quasi senza accorgersene. Da questo momento il protagonista di ”Sentire che stai male mi toglie il respiro” entra in un vortice di emozioni troppo forti per essere controllate. Tra cronache quotidiane, simboli che hanno perduto il loro significato e riflessioni sull’animo umano, Andrea si aggira tra le strade di una Napoli che si presenta caotica, stupenda, faticosa e insuperabile.
Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi
Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi
”Ora che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto… ” dice Enzo Bianchi che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l’infanzia o che ha raggiunto viaggiando
E noi partiamo con lui. Quelli che visitiamo sono angoli di mondo ma anche luoghi della vita e dell’anima. Sono il Monferrato con le sue colline, i bric, il paese con la sua comunità, le usanze, i proverbi, l’esistenza grama, la fatica e i momenti di forte e gratuita solidarietà. Sono via Po a Torino, l’università, i portici con i caffè all’aperto. Sono anche la più lontana Santorini con la sua luce impareggiabile e l’occhio puntato sul Mediterraneo. Sono la cella del monaco, un luogo da dove osservare il mondo, dove diventare consapevoli delle gioie e delle sofferenze e dove prendono forma le parole con cui narrare qualcosa della vita. Un luogo in cui si ripropone sovente la domanda: che ne è di noi? Perché questo viaggio, naturalmente, è anche un viaggio nel tempo, un viaggio nella vita che scorre, nei giorni di un uomo e in quelli delle stagioni.
L’umiliazione di Philip Roth
Tutto è finito per Simon Axler. Simon, uno dei più grandi attori teatrali della sua generazione, ha superato i sessant’anni e ha perso la sua magia, il suo talento e la sua sicurezza
Quando sale sul palcoscenico si sente un pazzo e si vede un idiota. La sua fiducia nelle proprie capacità è evaporata; s’immagina che la gente rida di lui; non riesce più a fingere di essere qualcun altro. “E scomparso qualcosa di fondamentale”. La moglie se n’è andata, il pubblico l’ha abbandonato, il suo agente non sa come convincerlo a tornare in scena.
Autismo. Manuale operativo per docenti e genitori di Lidia Cattelan
Autismo. Manuale operativo per docenti e genitori di Lidia Cattelan Questo manuale rappresenta un buona proposta operativa, di collaborazione concreta tra scuola e famiglia. L’autrice, da molti anni appassionata interprete…
La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri di Giuseppe Severgnini
La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri di Giuseppe Severgnini
Come scrive Beppe Severgnini nelle conclusioni iniziali del suo nuovo libro, spiegare Silvio Berlusconi agli italiani è una perdita di tempo
Ciascuno di noi ha un’idea, raffinata in anni di indulgenza o idiosincrasia, e non la cambierà. Ogni italiano si ritiene depositario dell’interpretazione autentica e discuterla è inutile. Utile è invece provare a spiegare il personaggio ai posteri e agli stranieri. I primi non ci sono ancora, ma un giorno si chiederanno cos’è successo in Italia. I secondi non capiscono, e vorrebbero. ”Berlusconi: perché?” Nei tanti incontri in giro per l’Europa e per il mondo a presentare La testa degli italiani, è sempre la prima domanda che il pubblico rivolge a Severgnini; ma è anche la questione più dibattuta dai giornalisti stranieri con cui si è confrontato in occasione di conferenze o lezioni in prestigiose sedi estere. E senza trovare pregiudizi, ma solo la curiosità di capire. Attraverso i Dieci Fattori, inizia il nuovo viaggio.
Gli occhi degli alberi di Andrea Sciffo
Gli occhi degli alberi di Andrea Sciffo
Teniamo tra le mani questo libro: è un oggetto di un certo peso, che ripaga l’impiego di carta e giustifica l’offerta di pasta cellulosa da parte di alberi (inconsapevoli? forse no…)
Il protagonista del racconto continuamente interrotto e riscritto su fogli/foglie, ma unitario come il ramo che si dirama in branche minori senza perdere identità, non sono tanto ”gli occhi degli alberi” secondo quanto afferma il titolo o la bella foto in copertina: è piuttosto l’immaginazione al femminile di un’autrice che si pone all’ombra della grande tradizione verdeggiante degli scrittori arborei. È in ottima compagnia: solo a guardare nel ‘900, trova compagni Herman Hesse, Jean Giono, Mario Rigoni Stern e quel J.R.R. Tolkien che va conosciuto a partire dal bel saggio di Vito Fascina Alberi e miti (WIP Edizioni, Bari, 2007).
Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti
Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti
Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica
Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un’avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.
Vorremmo avere un figlio di Ferdinando Bombelli e Maria Teresa Castiglione
Vorremmo avere un figlio di Ferdinando Bombelli e Maria Teresa Castiglione La ricerca responsabile del concepimento Quando ci si prepara a diventare genitore? Forse quando il figlio nasce o quando…
Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer
Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: “C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è…
Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer
Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer
Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la domenica con sua nonna
Quando arrivava, lei lo sollevava per aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando andava via. E non solo per affetto, ma anche per la preoccupazione di sapere che il nipote avesse mangiato a sufficienza. È la preoccupazione di chi è quasi morto di fame durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di maiale che l’avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher, perché “se niente importa, non c’è niente da salvare”. Il cibo per lei non è solo cibo, è “terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore”. Quando diventa padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più importante.