Rosso come una sposa di Anilda Ibrahimi

Siamo nell’Albania del primo Novecento. Saba, una ragazza di appena quindici anni, è costretta a sposare senza amore un uomo con molti anni più di lei, Ymer, legato alla famiglia Buronja da un debito di sangue.

Malvista dalla suocera e dalle cognate, non solo deve sopportare un marito di cui non è innamorata, ma deve imparare da sola a gestire la famiglia, soprattutto dopo lo sterminio dei fratelli da parte dei nazisti. Un compito molto difficile nel quale per fortuna viene aiutata prima dalle figlie e poi dalle nipoti.

Saba è una donna molto forte, che riesce ad affrontare molte durissime prove con un’energia disperata: i tanti figli, la guerra, lo sterminio dei fratelli fino a una nuova dimensione di vita: il comunismo. Per lei infatti la parentesi del comunismo è un periodo felice, perché la dittatura riesce a sollevare l’Albania da uno spaventoso stato di arretratezza feudale. Per questo motivo la fine del comunismo è raccontata dalle discendenti di Saba con un certo rimpianto.

”Rosso come una sposa” è un’epopea tutta al femminile che si snoda attraverso le tante vicende che gravitano intorno a Saba e al suo mondo.

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