Poema di Baudelaire contro la censura battuto all’asta per 192mila euro

Un poema autografo firmato da Charles Baudelaire (1821-1867) – ”un’epigrafe” scritta dopo la condanna della raccolta ”I fiori del male” – e’ stato aggiudicato ad un’asta di Sotheby’s a Parigi per 192.750 euro. Si tratta di una cifra record per un foglio con una poesia manoscritta dello scrittore francese, che era stimato inizialmente 80.000 euro. Il cimelio autografo del ‘poeta maledetto’ e’ stato al centro di un’accesa gara al rialzo tra quattro collezionisti.

UN POEMA CONTRO LA CENSURA
Si tratta di un toccante poema contro la censura che aveva ”sfregiato” la sua raccolta poetica, apparso il 15 settembre 1861 nella ”Revue europeenne”, prima di essere inserito nella terza edizione dei ”Fiori del male” del 1868. Rispetto all’edizione a stampa conosciuta, il manoscritto originale del poeta presenta tre varianti inedite.
Nel 1857 l’editore Poulet-Malassis di Parigi pubblico’ in 500 copie la raccolta di cento poesie intitolata ”I fiori del male” (Les fleurs du mal) che venne sequestrata qualche mese dopo, facendo finire Baudelaire e l’editore sotto processo con l’accusa di pubblicazione turpe e oltraggiosa. L’esito del processo portò alla censura di sei poesie (vennero poi pubblicate a parte a Bruxelles col titolo ”I relitti”) e ad una pena pecuniaria di 300 franchi poi ridotta a 50 franchi grazie all’intervento dell’imperatrice Eugenia. Sull’onda di questa terribile esperienza, Baudelaire scrisse il poema ora battuto all’asta con il titolo ”En 1857”, che l’autore nell’originale sottolineò due volte.

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