Il mio piede sinistro di Christy Brown

 Il mio piede sinistro di Christy Brown

Chris nasce in una modesta, numerosissima famiglia irlandese. A quattro anni la mamma si accorge che non è normale

Il parere dei medici è severo: Chris è paralizzato e necessita di ricovero in un istituto specializzato. Ma la madre, per istinto, non si arrende e vuole con tutte le sue forze inserire il suo bambino in una vita migliore, aiutarlo a vincere il suo crudele destino. Lei sa che quel piccolo essere che ciondola è capace di sentire e di capire. E allora parla con lui, gli mostra i giocattoli dei fratellini, lo porta a vedere i fiori e il cielo. Ma il piccolo non risponde, resta muto e incosciente. Un dramma lungo cinque anni. Un giorno però Chris vede un fratellino che gioca con i gessi, ne afferra uno con il piede sinistro e traccia uno scarabocchio.

Il racconto di Peuw bambina cambogiana di Molyda Szymusiak

 Il racconto di Peuw bambina cambogiana di Molyda Szymusiak

Peuw è una bambina di dodici anni. Una coraggiosa Anna Frank cambogiana che ha visto morire le persone più care e ha perduto tutto il suo mondo. Uomini, donne, bambini, vittime del fanatismo dei seguaci di Pol Pot, uccisi per aver sorriso, per aver imparato a leggere e scrivere; figli spinti a denunciare i padri; intere popolazioni deportate dalle città alle campagne, ridotte alla fame e alla disperazione.

Niente e così sia di Oriana Fallaci

Niente e così sia di Oriana Fallaci

Una donna, una giornalista, parte per la guerra dove si trova ad assistere, appena arrivata, davanti al dramma di una fucilazione e ad una più drammatica sanguinosa battaglia, quella di Dak To, villaggio ai confini della Cambogia con il Vietnam. Qui comincia a scrivere il suo diario che è il diario di un anno della sua vita e vuole rispondere alla domanda di una bambina: ”La vita cos’è?”. Giorno dopo giorno, rischiando in ogni momento la vita, la donna va alla ricerca di una risposta quasi impossibile e annota tutto ciò che vede o che ascolta: e prova insieme paura, pietà, rabbia. Ne nasce un racconto che quasi inavvertitamente assume i contorni di un romanzo, con personaggi non inventati.

Il pirata di Harold Robbins

 Il pirata di Harold Robbins

Baydr Al Fay, nipote di un grande e ricchissimo sovrano arabo, manovra milioni di dollari con lo stesso regale distacco con cui compra una donna o fa uccidere chi lo tradisce. Può aprire o chiudere i rubinetti di petrolio, comprare banche americane e società giapponesi con la stessa tranquilla noncuranza con cui si accende una sigaretta di hascisc prima di addormentarsi o con cui spezza una fialetta di coca per giocarsi una notte d’amore.

Una storia semplice di Leonardo Sciascia

 Una storia semplice di Leonardo Sciascia

”Una storia semplice” è invece una storia complicatissima, un giallo siciliano con sfondo di mafia e droga. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla rapida crescita di un fiore, la storia si aggroviglia e non lascia neppure l’opportunità di capire, di riflettere. I fatti si complicano, si fanno confusi e inutilmente si cerca di capire cosa sia in realtà accaduto. Neppure l’unico brigadiere che nel romanzo ricerca la verità riesce a definire l’avvenimento.