Ambientiamoci. Racconti di ecologia di Giorgio Nebbia

 Novità della collana ”I libri di Gaia”

Giorgio Nebbia è il padre nobile dell’ecologismo italiano.

L’ecologia è il racconto della vita, il copione del grande dramma, bellissimo e terribile, che si svolge sul palcoscenico del nostro pianeta. Pieno di protagonisti, dall’umile scarabeo che ricicla i rifiuti degli animali più grossi, agli esseri umani che lasciano andare i propri escrementi nei fiumi e nel mare, dalle silenziose coloratissime piante come la ginestra, alle fabbriche in cui si inventano nuove merci e ai laboratori in cui si cerca di svelare i segreti della natura.

Agri-Business di F. William Engdahl

 I semi della distruzione. Dal controllo del cibo al controllo del mondo

Esiste un disegno preciso dietro alle pressioni economiche o militari con le quali un ristretto gruppo di potenti agisce nei confronti dei paesi poveri, obbligandoli a distruggere il proprio millenario sistema di produzione alimentare e a sostituirlo con uno basato sulle grandi fattorie industrializzate e sulla diffusione degli OGM (organismi geneticamente modificati).

Questo disegno si chiama agri-business, il business dell’industria alimentare, e ha come obiettivo il controllo del mondo attraverso il controllo della risorsa primaria per eccellenza: il cibo.

Troppo umana speranza di Alessandro Mari

 Siamo nella prima metà dell’Ottocento, in un’Italia che non è ancora una nazione.

Quattro giovani vanno alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dall’animo semplice; una donna che diventa una spia; un pittore di signore aristocratiche che tenta la nuova strada della fotografia; il Generale Garibaldi e la sua bella e innamoratissima Aninha.

Il socio di John Grisham

 Mitchell DcDeere, un giovane con tante speranze e pochissimi soldi, dopo la laurea in legge presso l’Università di Harvard, ha un disperato bisogno di lavorare.

Poi arriva la proposta di Royce McKnigt, il socio dirigente dello studio legale Lambert & Locke: un’assunzione in qualità di associato all’ufficio. Naturalmente Mitchell accetta la nomina: può finalmente percorrere la strada della carriera legale, un lavoro onesto e legale. McDeere inizia il nuovo lavoro con molto impegno e tanto zelo, sbriga le pratiche velocemente e con cura, addirittura riduce i tempi delle cause degli altri soci. Ma non è solo la solerzia che lo distingue. È sociale, puntuale ed ha un obiettivo: diventare il dirigente dell’ufficio.

Il cancro e la ricerca del Senso Perduto di Pier Mario Biava

 Una cellula, lasciata a se stessa si sviluppa in modo disordinato, mentre quando riceve ordini precisi si organizza in tessuti ed apparati e mantiene un equilibrio di relazione con le altre cellule che la circondano.

Un nuovo rivoluzionario filone di questa percezione della vita sta affermandosi oggi a livello scientifico, e le possibili applicazioni che ne derivano sono di importanza vitale. Stanno infatti emergendo delle innovative chiavi di applicazione per la comprensione e la cura della malattia tumorale.

Il Prof. Pier Mario Biava, docente di Medicina del Lavoro all’Università di Trieste e Primario di Medicina del Lavoro, autore del libro appena pubblicato ”Il cancro e la ricerca del senso perduto” (Springer Verlag, agosto 2008) è il geniale ricercatore che nel corso degli ultimi 20 anni ha sviluppato ed approfondito studi sulle cellule staminali e sulla loro organizzazione che ci invidiano in tutto il mondo.

Malastagione di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli

 In un piccolo paese dell’Appennino tosco-emiliano, Casedisopra, il vecchio Adùmas se ne sta appostato nel bosco di castagni in attesa della preda. Adùmas è un montanaro con un nome da romanzo, perché il padre, appassionato dei Tre moschettieri, lo ha chiamato come l’autore, Alessandro Dumas. Adùmas non è un bracconiere di professione, ma ogni tanto gli piace andare nel bosco con la doppietta. Al crepuscolo, Adùmas vede poco lontano un cinghiale con un piede umano tra le fauci. I paesani non gli credono, convinti che il vecchio abbia bevuto, ma gli crede Marco Gherardini, che per la sua passione per gli animali e la vita nei boschi è soprannominato Poiana.

Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami

 Due sono i personaggi di questo racconto: Kafka, un ragazzo di quindici anni molto maturo per la sua età e con un carattere molto deciso, e Nakata, un vecchio che però è ingenuo come un bambino. Insieme Kafka e Nakata si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo per andare a Taka-matsu, nel Sud del Giappone. Entrambi hanno un motivo per allontanarsi da Tokyo: il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, scappa dal padre, uno scultore geniale ma satanico. Il vecchio Nakata, testimone di un delitto nel quale è rimasto coinvolto contro la sua volontà, fugge abbandonando la sua vita tranquilla e le sue conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua.

Il giorno in più di Fabio Volo

Giacomo, un uomo semplice, che conduce una vita un po’ piatta: giornate che scorrono tutte uguali, con monotonia esasperante; abitudini che coinvolgono senza lasciare ricordi né emozioni. Una vita tranquilla in una metropoli fatta di lavoro, palestra, week-end con gli amici e qualche avventura. Una vita vissuta in superficie, con lo scopo preciso di non lasciarsi attraversare dagli eventi, di rimanere impassibili, lucidi e freddi. La vita di tutti i giorni senza emozioni né grandi né piccole e Giacomo l’accetta così com’è, senza approfondire, vivendo gli avvenimenti sempre rimanendo in superficie.

Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini

 Amir è un ragazzo afghano di etnia Pashtun (un’etnia di maggioranza in Afghanistan).

È orfano di madre e abita a Kabul con suo padre Baba ed il suo servo Ali, che ha un figlio di nome Assan. Ali e Assan sono di etnia Hazara, di origine mongola e di religione islamica sciita. Pur essendo di etnie diverse, i due ragazzi diventano grandi amici. Crescendo insieme si è creato fra loro un bellissimo e sincero rapporto di complicità e di interessi comuni. Infatti entrambi attendono con ansia un evento molto importante nel quartiere in cui vivono, la caccia agli aquiloni. Vince la gara chi taglia tutti i fili degli aquiloni degli avversari. Amir vince, anche per l’aiuto di Hassan, e suo padre è orgoglioso della sua vittoria.