È un libro che l’autore ha dedicato alla propria città. Vi racconta Torino, i suoi luoghi, gli abitanti, le loro attività, passioni e astruserie; vi spiega anche la storia delle vie, piazze, strade, palazzi, negozi, bar, locali.
Il volume sembra una guida, ma non lo è. È infatti un romanzo contemporaneo congegnato come se fosse la visita a una casa: s’inizia con l’ingresso e si termina con la cantina. C’è anche una curiosa cartina, all’inizio, con i luoghi “neri” dell’ex capitale sabauda: prostituzione, droga, malavita. Tuttavia il tono del libro non è questo. Culicchia racconta la propria abitazione quotidiana con una strana nostalgia.