La Montagna e l’Ospitalità di Luisa Bonesio

Il mondo alpino tra selvatichezza e accoglienza

Tradizionalmente considerata, a causa della sua impervietà, simbolo di arroccamento e di separatezza, la montagna è stata anche, storicamente, luogo di accoglienza di pellegrini, stranieri, fuggitivi, irregolari di ogni sorta.

Nell’epoca della globalizzazione anche allo mondo alpino sembra essere progressivamente sottratto il suo spazio proprio, la sua rocciosa alterità, per essere – ultimo continente selvatico d’Europa – immesso nel circuito di un nomadismo privo di radici.

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La Crisi del Nostro Tempo di Pitirim A. Sorokin

Ne ”La crisi del nostro tempo” Pitirim A. Sorokin sintetizza e volgarizza, nell’accezione più nobile del termine, la sua critica socio-culturale alla tarda modernità sensistica, già organicamente sviluppata nelle quasi tremila pagine di Social and cultural dynamics.

Al pari di Spengler e di Toynbee, Sorokin, pur senza mai indulgere in visioni pessimistiche o deterministiche del divenire umano, colloca la “crisi dell’Occidente” in una titanica filosofia della storia, in cui tre sistemi di società e cultura – ideazionale, idealistico e sensistico – succedono incessantemente l’uno all’altro.

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La Metafisica Religiosa di Simone Weil di Miklos Veto

La bibliografia relativa a Simone Weil è piena di opere che insistono sugli elementi biografici e/o agiografici, il che, in un certo senso, è pienamente comprensibile: è difficile, infatti, non ammirare l’affascinante grandezza della sua vita.

Tuttavia, l’ammirazione per l’attivista sindacale, per la lucida osservatrice dei fatti politici sempre in prima linea nella difesa degli ultimi e dei deboli, fa spesso passare in secondo piano il suo valore filosofico.

Commentatori e critici tendono di solito a vedere nella Weil una moralista stravagante, un’anima mistica piuttosto che una vera pensatrice.

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Il Capitalismo Selvaggio negli Stati Uniti (1860-1900) di Marianne Debouzy

“Perché dovrei pagare un macchinista sei dollari al giorno per fare un lavoro, che un cinese farebbe per cinquanta centesimi?”.

Questa frase, che riassume la “filosofia” padronale del magnate James Hill, uno dei costruttori del capitalismo americano, non è certo passata di moda in un’epoca di “flessibilità” come la nostra. In effetti, la storia del capitalismo americano è anche la storia dei suoi fondatori: Vanderbilt, Carnegie, Rockefeller, Morgan e molti altri.

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La Cultura della Reciprocità di Paolo Coluccia

I sistemi di scambio locale non monetari

L’individualismo esasperato e la difficoltà di relazione ripropongono i dilemmi dell’azione collettiva: perseverare nella “diffidenza reciproca… battersi, oppure venire a patti”?
Ripercorrendo gli idealtipi più classici legati alla teoria dei giochi è tentato un approccio teorico alle pratiche non monetarie di reciprocità generalizzata. “Nella relazione di reciprocità c’è l’accettazione del rischio, che si può dare e non ricevere quando si chiede”. Così nel libro La banca del tempo, l’autore aveva introdotto ed anticipato il concetto di rischio nella relazione di reciprocità. Ma è un rischio, tra i tanti di una società complessa, che si può annullare solo con la fiducia nell’altro.

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Il Futuro nel Passato di Helena Norberg-Hodge

Una lezione di saggezza dal Ladakh: il piccolo Tibet

Il Ladakh, o ”Piccolo Tibet”, è un luogo dalle risorse limitate e dal clima estremo, eppure, per più di mille anni, è stato la culla di una cultura fiorente.

La frugalità e la reciprocità tradizionali, unite a un’intima conoscenza dell’ambiente, hanno consentito ai Ladaki non solo di sopravvivere, ma anche di prosperare. è venuta poi la ”modernizzazione” che, presentatasi come veicolo di ”progresso” e di prosperità, ha prodotto inquinamento, prevaricazione e avidità. L’equilibro ecologico e l’armonia sociale, che hanno regnato per secoli, sono minacciati dalla pressione del consumismo.

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La Democrazia e l’Arcaico di Giampiero Marano

Il destino poetico dell’uomo contemporaneo

Lo sviluppo in senso esclusivamente materiale dell’Occidente ha determinato una drastica “rimozione” delle categorie del simbolico, dell’estetico, del gratuito, del sacro (fondamentali invece in ogni civiltà arcaica) dall’orizzonte dell’esperienza culturale, sociale e politica.

Oggi però, paradossalmente proprio mentre l’egemonia dell’apparato tecno-scientifico si estende oramai a tutto il mondo, l’arcaico riaffiora in modo imprevisto e sembra annunciare un futuro molto diverso da quello, mediocre e uniforme, prospettato dai fautori della globalizzazione.

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Ribelli al Futuro di Kirkpatrick Sale

I luddisti e la loro guerra alla rivoluzione industriale

Il bosco di Sherwood in Gran Bretagna è conosciuto per la leggenda di Robin Hood. In queste terre è accaduto anche altro, ovvero è stato il luogo della rivolta dei luddisti. Il luddismo è il movimento dei tessitori inglesi dei primi dell’Ottocento, che si opposero alle nuove macchine tessili della rivoluzione industriale.

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