Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi

 Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi

”Ora che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto… ” dice Enzo Bianchi che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l’infanzia o che ha raggiunto viaggiando

E noi partiamo con lui. Quelli che visitiamo sono angoli di mondo ma anche luoghi della vita e dell’anima. Sono il Monferrato con le sue colline, i bric, il paese con la sua comunità, le usanze, i proverbi, l’esistenza grama, la fatica e i momenti di forte e gratuita solidarietà. Sono via Po a Torino, l’università, i portici con i caffè all’aperto. Sono anche la più lontana Santorini con la sua luce impareggiabile e l’occhio puntato sul Mediterraneo. Sono la cella del monaco, un luogo da dove osservare il mondo, dove diventare consapevoli delle gioie e delle sofferenze e dove prendono forma le parole con cui narrare qualcosa della vita. Un luogo in cui si ripropone sovente la domanda: che ne è di noi? Perché questo viaggio, naturalmente, è anche un viaggio nel tempo, un viaggio nella vita che scorre, nei giorni di un uomo e in quelli delle stagioni.

L’umiliazione di Philip Roth

 L’umiliazione di Philip Roth

Tutto è finito per Simon Axler. Simon, uno dei più grandi attori teatrali della sua generazione, ha superato i sessant’anni e ha perso la sua magia, il suo talento e la sua sicurezza

Quando sale sul palcoscenico si sente un pazzo e si vede un idiota. La sua fiducia nelle proprie capacità è evaporata; s’immagina che la gente rida di lui; non riesce più a fingere di essere qualcun altro. “E scomparso qualcosa di fondamentale”. La moglie se n’è andata, il pubblico l’ha abbandonato, il suo agente non sa come convincerlo a tornare in scena.

Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti

 Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti

Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica

Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un’avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.

Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer

Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer

Jonathan Safran Foer, da piccolo, trascorreva il sabato e la domenica con sua nonna

Quando arrivava, lei lo sollevava per aria stringendolo in un forte abbraccio, e lo stesso faceva quando andava via. E non solo per affetto, ma anche per la preoccupazione di sapere che il nipote avesse mangiato a sufficienza. È la preoccupazione di chi è quasi morto di fame durante la guerra, ma è stato capace di rifiutare della carne di maiale che l’avrebbe tenuto in vita, perché non era cibo kosher, perché “se niente importa, non c’è niente da salvare”. Il cibo per lei non è solo cibo, è “terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore”. Quando diventa padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire suo figlio non è come nutrire se stesso, è più importante.

Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson

 Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia

Da allora, ogni anno l’invio di un dono anonimo riapre la vicenda: un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita.

La valigia di Agafia di Marta Franceschini

 La valigia di Agafia di Franceschini

Una storia vera

Agafia vive in un villaggio molto povero, dove comincia a lavorare fin dall’infanzia raccogliendo tabacco nelle piantagioni. Un lavoro massacrante che la porta in una Siberia senza legge e senza dignità, su treni che masticano gelo e violenza. Ma questo è solo l’inizio: abusi, pestaggi e tradimenti sono dietro l’angolo. E fugge disperata, a piedi scalzi su frontiere spinate, per chilometri di attese, inganni e sfinimenti. Alla fine, arriva in un’Italia che raccoglie e schiavizza, distogliendo per pudore lo sguardo.

Un vento pieno di foglie di Monique Saint-Helier

 Un vento pieno di foglie di Monique Saint-Helier

Il vecchio Alérac, ultimo proprietario di una fortuna dissipata, non riesce a convincersi di dover dare in sposa la propria nipote a vari pretendenti

Nella sua casa vasta e antica, immersa nel passato e nella natura della campagna francese, negli anni Trenta, un mix morboso di sentimenti si confonde e si fonde con una natura onnipresente e sotto l’incalzare del ritmo delle stagioni.