Lo specchio del barbiere di Gianni Simone

Ci troviamo di fronte a tre casi diversi, che quasi per caso finiscono per incrociarsi durante le indagini

I casi sono tre: un presunto rapinatore viene assassinato a colpi di pistola in una tabaccheria del centro di Brescia; il cadavere di un neonato viene ritrovato in un cassonetto della periferia; su un’isola del lago d’Iseo, la proprietaria di una pensione riceve minacce e persecuzioni da un misterioso aggressore e rischia di impazzire.

Molte coincidenze in questa storia: l’ex giudice Petri aveva conosciuto il tabaccaio pochi giorni prima, quando era andato nel suo negozio per comprare una pipa; sempre Petri si trova in quella pensioncina sul lago, per riprendersi da una pleurite dopo che gli hanno diagnosticato un principio di enfisema polmonare, proprio mentre alla padrona accadono episodi inquietanti. Il commissario Miceli, amico di vecchia data, lo chiama per farsi aiutare nell’indagine del bambino abbandonato. E così Petri si trova a dover indagare su tutti e tre i casi e le indagini s’incrociano. Insieme i due commissari Petri e Miceli riescono a scoprire verità sconcertanti e scomode.

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