Il nuotatore di John Cheever

Il nuotatore di John Cheever

”Il nuotatore” è una raccolta di tre racconti: ”Il nuotatore” (che dà il titolo alla raccolta; ”Un giorno qualsiasi” e ”Una radio straordinaria”

Sono storie brevi che vertono su un tema centrale: le famiglie americane, di classe media o medio-alta, che vivono una quotidianità solo apparentemente serena.

Nel primo racconto si parla di Neddy Merrill, il quale in un giorno di festa partecipa al rituale del brunch intorno alla piscina con un gruppo di rappresentanti della classe media americana. È una bella giornata, Merrill è allegro e fa una scommessa: riuscirà a raggiungere casa sua a nuoto, passando di piscina in piscina. Un ipotetico viaggio lungo un ipotetico fiume che attraversa la contea e che Merril ribattezza con il nome di sua moglie: fiume Lucinda. Comincia a piovere e Merrill indossa il solo costume, ma non cede: affronta la superstrada e la derisione dagli automobilisti e per la prima volta si sente nudo e un po’ stanco. Incontra due vecchi eccentrici e ricchissimi che parlano delle sue disgrazie, che Merrill neppure ricorda o non vuole ricordare. In un’altra piscina qualcuno lo indica parlando di bancarotta. Ma quale bancarotta? Non se ne ricorda. Comincia a piovere: Merrill beve un whisky e si avvia verso la piscina di una sua ex amante, che però non lo conforta e lo manda via. Merrill non capisce e non vuole né capire né ricordare. Vuole solo arrivare a casa. E di piscina in piscina arriva a quella vuota della sua casa abbandonata. Solo allora Merrill si rende conto della realtà: la sua casa non è più sua, ha dovuto venderla, non ha più un soldo, ha perduto tutto. Un viaggio per dimenticare, un viaggio inutile perché le cose non sono cambiate. Di questo racconto esiste una riduzione cinematografica con Burt Lancaster.

Il secondo parla di Jim e Ellen, genitori di un figlio di cinque anni, che in un giorno d’inizio estate si trovano nella casa di campagna della madre di lei, nel New Hampshire. Jim sta per tornare in città, mentre il resto della famiglia vi rimane per tutta l’estate. Sembra che Jim sia felice di stare lì, ma è anche felice di tornare a casa e al lavoro. Infatti la vita in campagna gli va bene solo per un breve periodo, mentre Ellen sogna una casa in cui trasferirsi perché non tollera il caos della città. Divergenze di opinioni, serenità solo apparente, insoddisfazione mascherata che può portare al crollo finale.

Nel terzo racconto si parla di Jim e Irene. Sono benestanti, amano la musica classica, che ascoltano ogni giorno da una vecchia radio in soggiorno. Questa, però, si rompe, per cui il marito ne compra una nuova, che non piace molto alla moglie, fino a quando lei non scopre che la nuova radio si sintonizza sui vari appartamenti del condominio. Così si possono ascoltare le conversazioni dei vari abitanti. A Irene la novità piace e passa così dalla musica classica alle conversazioni dei propri vicini. Un giorno, però, sente che un uomo, dopo un litigio, picchia la moglie e prega Jim di andare a fermarlo. Cade così la serenità apparente dei due giovani.
Al centro di ogni racconto i rapporti interpersonali, i silenzi e i dialoghi, piccole ossessioni che possono minare i rapporti e far crollare quel palcoscenico apparente che è la vita. Basta poco e…il castello costruito sulla sabbia crolla, se la serenità è solo fittizia e non reale.

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