Il fattore Scarpetta di Patricia Cornwell

La vicenda si svolge in una New York imbiancata dalla neve, ancora dolorosamente segnata dalla tragedia dell’11 settembre.
Manca una settimana a Natale e Kay Scarpetta si trova in servizio come volontaria presso l’Istituto di medicina legale di New York. Qui le chiedono di esaminare il cadavere di una donna di ventisei anni, ritrovato poco prima dell’alba a Central Park. La donna si chiamava Toni Darien. La causa della sua morte è all’apparenza banale, ma l’ipotesi di Kay sull’ora precisa della sua morte non coincide con i dati emersi dall’indagine. È inevitabile, quindi, mettere l’omicidio in relazione con la sparizione recente di una bellissima multimilionaria svanita nel nulla, Hannah Starr.

Due ”incidenti” misteriosi nel giro di poco tempo mettono in allarme la comunità, creando un clima generale di sospetto e terrore. Tanto più perché durante una trasmissione televisiva di attualità della CNN, alla quale partecipa anche Kay Scarpetta, accade un fatto strano: Kay riceve una telefonata inquietante da un ex paziente del marito, lo psicologo forense Benton Wesley.
Kay, intanto, riceve dalla CNN la proposta di condurre una trasmissione, Il fattore Scarpetta, ma Kay rifiuta perché teme di alimentare, suo malgrado, la fama del suo “fattore speciale”, ovvero l’abilità di risolvere qualunque caso. Quella sera stessa, tornata a casa, riceve un pacco che la insospettisce: Kay pensa ad una bomba o a qualcuno che sta cercando di ucciderla. Kay avverte una minaccia, e non senza motivo: quella minaccia che teme potrebbe avere degli agganci al suo passato e a quello di suo marito e della nipote Lucy, le due persone più vicine a lei.
E così la sua vicenda personale inevitabilmente s’intreccia alle indagini condotte dall’investigatore Pete Marino e dal sostituto procuratore Jaime Berger su entrambi i recenti casi misteriosi: l’omicidio di Toni Darien e la sparizione di Hannah Starr, che sembra avere avuto legami ambigui con la nipote Lucy.
”Il fattore Scarpetta” presenta un complicatissimo caso di omicidio che coinvolgerebbe anche il lettore che non conosce ancora Kay Scarpetta. È il momento di conoscerla e di apprezzarne la straordinaria abilità di affascinare il lettore.
L’AUTRICE
Patricia Cornwell
(Miami, Florida, 1956) è stata cronista di nera prima di diventare analista informatico presso l’ufficio di medicina legale della Virginia. È tra i fondatori dell’Istituto di scienze e medicina forense della Virginia e Senior Fellow dell’International Crime Scene Academy del John Jay College of Criminal Justice, nonché membro del McLean Hospital’s National Council, dove è un sostenitore della ricerca psichiatrica. Ha esordito nella narrativa nel 1990 con il romanzo Postmortem, l’unico romanzo ad aver vinto nello stesso anno i premi Edgar, Creasey, Anthony, Macavity e il Prix du Roman d’Aventure. Il successo, raggiunto a livello mondiale con Oggetti di reato (1992), è andato crescendo con Quel che rimane, Insolito e crudele insignito del prestigioso Gold Dagger Award come miglior romanzo giallo del 1993, La fabbrica dei corpi, Il cimitero dei senza nome, Il nido dei calabroni, Causa di morte, Morte innaturale, Punto di origine, Croce del Sud, Cadavere non identificato, L’ultimo distretto, L’isola dei cani, Ritratto di un assassino,Calliphora, La traccia, Predatore, A rischio, Il libro dei morti, Al buio e Kay Scarpetta. Il personaggio creato da Patricia Cornwell, l’anatomopatologa Kay Scarpetta, ha vinto nel 1999 lo Sherlock Award per il miglior detective creato da uno scrittore americano. Con Il libro dei morti, Patricia Cornwell ha vinto nel 2008 il Galaxy British Book Award, nella sezione Crime Thriller, primo autore americano a ottenere questo prestigioso riconoscimento.

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