Che tu sia per me il coltello di David Grossman

Yair nota in un gruppo di persone una donna sconosciuta che se ne sta appartata, quasi volesse isolarsi dagli altri.
Yair interpreta lo strano atteggiamento della donna come una sorta di difesa da qualcuno o da qualcosa. Allora decide di scriverle una lettera, nella quale le propone un rapporto libero, non vincolante. Si stabilisce così fra loro un rapporto speciale, quasi un mondo privato inaccessibile agli altri. Finché Yair si accorge che le lettere di quella donna lo conducono delicatamente ma fermamente verso una inaspettata svolta interiore.
L’AUTORE
David Grossman, uno dei più grandi autori contemporanei, è nato nel 1954 a Gerusalemme, dove vive con la moglie e tre figli. Ha esordito nel 1983 con Il sorriso dell’agnello, ma è diventato un caso letterario nel 1988 grazie al successo di Vedi alla voce: amore, successo replicato nel 1992 con Il libro della grammatica interiore, nel 1999 con Che tu sia per me il coltello, e nel 2001 con Qualcuno con cui correre. Suoi sono anche tre celebri libri-inchiesta dedicati alla questione palestinese (Il vento giallo, Un popolo invisibile e il recente La guerra che non si può vincere), il romanzo per “giovani adulti” Ci sono bambini a zig-zag, e diversi libri per ragazzi.

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