Canale Mussolini di Antonio Pennacchi

Siamo nelle valli di Comacchio ai primi del Novecento. La numerosissima famiglia Peruzzi vive nella miseria ed è costretta a lasciare la propria terra e a trasferirsi nella pianura pontina, una zona malarica ma bonificata poi dal fascismo.
In realtà proprio la promessa di una terra che l’Opera Nazionale Combattenti distribuisce nell’agro pontino li convince a raccogliere le loro poche cose e a trasferirsi in quella zona non ancora risanata dove nascono in seguito Littoria e altre città

I membri della famiglia Peruzzi hanno combattuto tutti nelle trincee della prima guerra mondiale e portano nomi antichi e importanti: Adelchi, Temistocle, Pericle, Paride. Un compaesano, tale Rossoni, fa carriera nel neonato partito di Mussolini e convince i Peruzzi a seguire il suo esempio, per migliorare la loro condizione socialeconomica. E così anche i Peruzzi diventano fascisti.
Il libro, vincitore del Premio Strega 2010, è un pezzo di storia italiana: la nascita e l’affermarsi del Fascismo, la bonifica delle paludi pontine, le guerre coloniali, la seconda guerra mondiale, la caduta del fascismo e la difficile e pesante ricostruzione postbellica. Pennacchi racconta la storia con molta obiettività, come testimonia la ricchissima bibliografia che fa da corredo al romanzo.
Cronaca, eventi storico-politici, intrecci familiari, le diverse generazioni, personaggi pubblici s’intrecciano con gli eventi romanzeschi. Ma il vero protagonista del libro è il Canale Mussolini, che ha permesso a quelle terre di essere prosciugate e diventare abitabili per tutti quegli emigranti che hanno ”faticato” in quella coraggiosa opera che non era mai stata portata a termine nonostante i numerosi tentativi.
L’AUTORE
Antonio Pennacchi
(Latina, 1950), operaio in fabbrica a turni di notte fino a cinquant’anni, ha pubblicato tre romanzi con Donzelli: Mammut (1994), Palude (1995) e Una nuvola rossa (1998). Per Mondadori ha pubblicato Il fasciocomunista (2003, premio Napoli) da cui è stato tratto il film Mio fratello è figlio unico e Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni (2006). È autore anche di Fascio e martello. Viaggio per le città del Duce (Laterza 2008). Collabora a “Limes”; suoi scritti sono apparsi su “Nuovi Argomenti”, “Micromega” e “La Nouvelle Revue Française”.

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