Visitare il Giappone: cultura, anime e manga

Scoprire il Giappone attraverso gli occhi di un appassionato di anime e manga è un’avventura unica, un viaggio che connette la modernità sfavillante delle città con la ricchezza storica e culturale del paese. Tokyo si rivela come un paradiso per gli amanti del genere, con il suo quartiere Akihabara, un tempio dedicato all’otaku culture, dove negozi di elettronica, manga e videogiochi si susseguono in un trionfo di luci e colori. Ma Tokyo non è solo Akihabara: quartieri come Harajuku e Shibuya emergono come epicentri di tendenze e stili, caleidoscopi di moda e cultura giovanile.

Oltre la capitale, il Giappone offre molteplici esperienze per gli amanti del manga e dell’anime. Kyoto, con le sue strade storiche, offre un contrasto affascinante, invitando i visitatori a indossare un kimono e a immergersi in un passato ancora palpabile. Osaka e Nara, con i loro templi e monumenti storici, si intrecciano perfettamente con la modernità, mostrando come tradizione e contemporaneità coesistano in Giappone.

Le esperienze non tradizionali come la Mario Kart Experience e la visita agli Universal Studios Japan a Osaka aggiungono un tocco di avventura e divertimento al viaggio. Queste attività permettono ai visitatori di vivere in prima persona alcuni aspetti della cultura pop giapponese, rendendo il viaggio un mix di scoperta culturale e puro divertimento.

Il viaggio in Giappone per un appassionato di anime e manga non si limita solo alla visita di luoghi famosi, da riscoprire nei viaggi di nozze di Japan Travel. È un’immersione in una cultura che vive e respira attraverso i suoi racconti animati e illustrati, una cultura che si esprime in modi unici e affascinanti. Dallo sfarzo di Tokyo alle strade antiche di Kyoto, ogni angolo del Giappone racconta una storia, una storia che ogni fan di anime e manga sogna di vivere.

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ORIZZONTE GIAPPONE

Patrick Colgan, un giornalista e avventuriero, si addentra nel tessuto della cultura, della natura e della cucina giapponese, esplorando da vicino un paese apparentemente enigmatico. Il suo viaggio lo porta dalle affollate strade di Tokyo ai remoti territori settentrionali popolati da orsi, dalle lussureggianti giungle delle isole tropicali ai delicati ciliegi in fiore di Kyoto. La sua narrazione si estende fino a riflettere sul profondo impatto lasciato dal catastrofico tsunami del 2011 e dal disastro nucleare di Fukushima. Colgan descrive il Giappone come un luogo dove perdersi può trasformarsi in un’esperienza affascinante e dove ogni viaggio rivela che c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

IL MAGICO POTERE DEL RIORDINO

Un libro che, pur non trattando direttamente il tema della cultura giapponese, ha guadagnato una notevole popolarità in Giappone e nel mondo grazie al suo focus su un argomento insolito: l’arte di liberarsi del disordine. Questo argomento si lega alla tradizionale valorizzazione giapponese di ordine e semplicità, che si riflette nei principi zen. L’autrice, Marie Kondo, sostiene che organizzare e semplificare gli spazi personali porta alla felicità.

Il testo si riferisce al famoso metodo Konmari, sviluppato da Kondo, che si concentra sulla risoluzione del problema comune dell’accumulo di oggetti superflui, specialmente in ambienti ridotti come quelli tipici in Giappone. Il metodo include suggerimenti quali “Elimina per fare spazio”, “Riordina per categorie”, e “Assegna un posto a ogni oggetto”. Queste linee guida, ispirate alla filosofia zen, sono viste come vie per raggiungere un obiettivo di grande valore: la serenità interiore.

96 LEZIONI DI FELICITA’

Il secondo libro di Marie Kondo, nota per la sua abilità nell’organizzazione e nel riordino degli spazi. Nel libro, Kondo delinea 96 lezioni pratiche, arricchite da affascinanti illustrazioni, che rivelano i segreti per raggiungere la felicità attraverso il suo metodo Konmari. Secondo Kondo, l’organizzazione non solo crea ordine fisico, ma può anche condurre a una vita più serena e contenta.

Kondo propone un approccio unico per decidere quali oggetti mantenere e quali eliminare, basandosi sulla capacità degli oggetti di evocare felicità. Suggerisce di toccare fisicamente ogni oggetto con entrambe le mani e di prestare attenzione alle reazioni fisiche istintive. Se un oggetto suscita gioia, si dovrebbe sentire una sensazione vivida, quasi come se le cellule del corpo si risvegliassero. Al contrario, un oggetto che non porta gioia può rendere il corpo più pesante. Questo processo è mirato a instillare un legame emotivo con gli oggetti che ci circondano, enfatizzando l’importanza del valore affettivo oltre a quello pratico.

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