Pranzo di famiglia di Renate Dorrestein

Igor non è un ragazzo come tutti gli altri: a causa di una carenza di ossigeno durante il parto non può avere una vita normale.
La madre di Igor, forse troppo immatura per prendersi cura di un figlio che non è proprio come tutti gli altri, scompare abbandonando il piccolo che rimane con nonna Nettie. Dunque Igor è un bambino sfortunato? Lui non la pensa così. Cresce sereno, arriva a trent’anni, è consapevole di essere ”particolare” e si ritiene fortunato di esserlo. Cosa vuole di più dalla vita? Non ha neppure una malattia, di giorno monta roulotte in una cooperativa sociale, di sera al suo ritorno a casa trova le meravigliose torte della nonna, il divano con il plaid e il telecomando. E poi si ritiene ancor più fortunato di avere una nonna come Nettie, una nonna giovane, con una bella coda di cavallo nera come l’inchiostro, jeans attillati e stivaletti con i tacchi a spillo.

Nettie ha un passato da hippie. Ragazza madre anche lei, ha cresciuto da sola quel nipote difficile, dopo aver cresciuto da sola una figlia, e gli ha insegnato che tutti sono capaci di essere normali, ma ”essere diversi è un’arte”. Decisamente questa giovane nonna ha saputo tirar su bene questo ragazzo, rendendolo consapevole della sua diversità e contemporaneamente insegnandogli a conviverci cercando l’alternativa ad una vita normale nelle piccole gioie di ogni giorno, che lo rendono soddisfatto pur nella sua diversità.
Nettie ha un’energia straordinaria, combatte le sue battaglie quotidiane con un coraggio che, solo, le ha consentito di tirar su il suo sfortunato nipote e di vivere la sua personale, sfortunata vita senza arrendersi alla difficoltà. Vita difficile, divisa tra i rimorsi per la figlia perduta che vorrebbe ritrovare, il lavoro come donna delle pulizie, la passione per la cucina e l’affettuosa amicizia con Stanley, che viene dal Suriname e gestisce una piccola tavola calda.
Ma poi nella vita tranquilla e abitudinaria di Igor e Nettie arriva Lisa, una strana ragazza dai capelli verdi che ha con sé una bambina. Anche lei è senza dubbio un po’ strana: dopo un incidente in bicicletta l’hanno operata alla testa ed è diventata ”magnetica”. Lisa vende il giornalino dei senzatetto davanti a un supermercato e vive per strada. Stanca di quella vita convince Igor a ospitarla a casa di Nettie, che naturalmente l’accoglie. E quando in quella casa entra all’improvviso la bambina è come assistere ad un miracolo: la nascita di una nuova, piccola famiglia.
L’AUTORE
Renate Dorrestein
, nata nel 1954 ad Amsterdam, è stata giornalista e ha diretto il mensile ”Opzij”. Ha esordito nel 1983 con Buitenstaanders e si è subito guadagnata un posto di primo piano sulla scena letteraria olandese. I suoi romanzi sono stati tradotti e pubblicati in Francia, Germania, Inghilterra e negli Stati Uniti. Guanda ha pubblicato: Album di famiglia, Il buio che ci divide, Vizi nascosti, Un campo di fragole, Finché c’è vita, Mentre mio figlio fa l’amore.

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