Sviluppare la sostenibilità. Laboratori territoriali di ricerca-azione di Ermanno Anselmi, Alessandro Bordin

Il testo, senza soffermarsi sul concetto di sviluppo sostenibile, ormai fatto proprio da tutte le componenti sociali, mette in evidenza la necessità di perseguire un’ottica di equità intergenerazionale e intragenerazionale, ovvero il rispetto dei bisogni delle generazioni future ma anche di quelle attuali.

Mettendo a confronto le diverse interpretazioni del concetto di sostenibilità, viene posto l’accento sull’opportunità di incorporare valori etici, sociali e spirituali nelle attività antropiche, nei rapporti umani con la natura e l’ambiente, e sulla necessità di trovare la ”mediazione” tra teorie economiche che spingono allo sviluppo tal quale e quelle che auspicano sobrietà e decrescita.

Dall’analisi del marketing territoriale emergono i processi antropici che si verificano in una determinata area e che possono andare nella direzione della dissipazione di risorse, ma anche fortunatamente verso la valorizzazione e l’incremento delle stesse. Ed è propriamente individuando gli elementi caratterizzanti un territorio (risorse, attori e attività) e agendo su di essi che diventa possibile attuare strategie di interrelazione tra gli elementi stessi.

Nell’ambito della gestione del territorio e delle sue risorse è fondamentale la concertazione tra i portatori d’interesse, attraverso appositi strumenti come accordi di programma o protocolli d’intesa. Va in questa direzione ad esempio, l’adesione di alcuni distretti produttivi italiani alla registrazione e certificazione ambientale (polo tessile di Prato registrazione EMAS, distretto ceramico di Sassuolo ECOLABEL, ecc.).

Nella prima parte del libro, gli autori descrivono gli strumenti per la sostenibilità e la promozione del territorio partendo dal programma di azione dell’Unione europea, descrivendo il regolamento EMAS la sua applicazione e implementazione, i marchi ecologici nazionali e l’Ecolabel comunitario fino ai criteri ecologici applicabili ai servizi turistici.

La seconda parte del libro è dedicata a esperienze concrete di Laboratori territoriali di Ricerca-Azione. Viene descritta l’esperienza di Badia Calavena, piccolo comune nella Lessinia, in provincia di Verona, dove l’Amministrazione locale mettendo in atto il metodo partecipativo, ha dato impulso a una serie di progetti volti alla produzione di energia da fonti rinnovabili (pala eolica, minieolico, fotovoltaico, centrali a biomassa), ma anche alla realizzazione di una struttura polivalente finalizzata alla promozione del territorio, allo sviluppo di attività ricettive, alla formazione nel settore energetico, che anche spazio espositivo e laboratorio.

Altra esperienza descritta riguarda il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il disciplinare Carta Qualità cui tale Ente ha dato vita.

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