Cara sorella di Paola Calvetti

È la storia di un giovane uomo, Alessandro, che va in vacanza in Puglia insieme a due amici, Alberto e Sarita.
I tre amici arrivano da Milano e restano stupiti di fronte ad uno scenario per loro inconsueto e che certamente non si aspettavano di trovare. Da Polignano a Ostuni, da Brindisi a Bari, i tre ragazzi si ritrovano in uno scenario d’altri tempi, in un pezzo di terra italiana affondata nel passato, tra ricordi e sorprese: come se il tempo non fosse passato, ecco le madonne sulle soglie delle case, i trulli illuminati dal sole e ricchi di ricordi, di infanzie mitiche trascorse in scenari sconosciuti al Nord.

In questo scenario antico che conserva ancora il fascino di un tempo si muovono personaggi anomali e si svolgono scene dimenticate da tempo: ecco lo scemo del paese che buca tutte le barche, ecco davanti alle case gli enormi calderoni su enormi bracieri di fuoco per preparare la salsa di pomodoro e le donne che cantano e parlano ad alta voce e raccontano storie spassose per alleggerire il senso di stanchezza che viene da un lavoro fatto sì in un’atmosfera di allegria conviviale ma pur sempre faticoso.
Riaffiorano ricordi di tempi lontani, ma ancora vivi nel cuore e nella mente. E ricordi e realtà si confondono. Mentre scoprono tradizioni impensate al nord e visitano monumenti illuminati da una luce che a Milano non esiste, ognuno racconta le proprie esperienze e ripensa alle persone che ha perduto: Sarita rievoca la sua infelice storia d’amore. E tra una confidenza e l’altra, tra Alessandro e Alberto nasce un’imprevedibile intesa e un’attrazione che solo anni dopo Alessandro decide di raccontare a Iaia, l’amata sorella autistica.
In una lunga lettera Alessandro parla con Iaia di questo intenso rapporto, perché solo a sua sorella Alessandro può aprire davvero il suo cuore, perché fra i due fratelli da sempre c’è stata una comunicazione speciale, una comunicazione dello spirito, un sostegno reciproco, una confidenza totale.
Amore, ricordo e nostalgia al tempo stesso portano ad un finale impensato: il ritorno a Milano significa una svolta alla vita di ognuno di loro.
L’AUTRICE
Paola Calvetti,
finalista al Premio Bancarella con il romanzo d’esordio, L’amore segreto (1999), tradotto in dodici paesi, nel 2000 ha pubblicato L’Addio (Rizzoli, ora nei Tascabili Bompiani), tradotto in diverse lingue, e nel 2009 Noi due come un romanzo (Mondadori). Presso Bompiani ha pubblicato Né con te né senza di te (2004) e Perché tu mi hai sorriso (2006).

Lascia un commento