Oggi avrei preferito non incontrarmi di Herta Muller

Una giovane donna senza nome, in una città rumena, viene convocata molto spesso, quasi ogni giorno, dalla polizia di Ceausescu per un interrogatorio.
Un appuntamento obbligato con i servizi segreti del regime di Nicolae Ceausescu. E lei ne ha terrore. Durante il viaggio in tram verso la sede della polizia, per distrarsi rievoca immagini ed eventi della sua vita: l’infanzia in una cittadina di provincia, il primo matrimonio con un uomo che si disprezzava perché non era capace di picchiarla, la straziante deportazione del padre. E poi il ricordo di Lilli, la giovane amica uccisa da una sentinella alla frontiera con l’Ungheria mentre tentava di fuggire dal paese. E poi…tanti terribili ricordi che trasformano quel viaggio in tram in un viaggio attraverso quella che è stata la sua terribile esperienza.

Ed è sempre vivo il ricordo di Paul, dei giorni e delle notti trascorse fin troppo spesso nell’alcol, ma anche dei momenti felici accanto a lui. È come se tanti flash le mostrassero in sequenza il suo passato che però s’intreccia con il suo presente, gli interrogatori e le angherie costretta a subire, l’angoscia quotidiana e gli espedienti per non soccombere. Un presente oltraggiato e umiliato dalla violenza della dittatura e tenuto insieme dalla forza del pensiero e della memoria per ritrovarsi, per non impazzire anche se i ricordi a volte sono terribili.
L’AUTORE
Herta Müller
è nata nel 1953 nel villaggio di lingua tedesca di Nitzkydorf, nel Banato rumeno, regione al confine fra Serbia, Romania e Ungheria. Dopo gli studi di Letteratura all’Università di Timişoara, trova lavoro come traduttrice in un’azienda, ma in seguito al rifiuto di diventare un’informatrice della polizia segreta è costretta a lasciarlo, e da allora è dalle autorità rumene. Fa il suo esordio nel 1982 con la raccolta di racconti Bassure, uscita censurata in Romania. Nel 1987 è costretta a emigrare dopo aver pubblicamente criticato la dittatura rumena, e si trasferisce a Berlino, dove vive tuttora. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: ”Ha saputo descrivere il panorama dei diseredati con la forza della poesia e la franchezza della prosa”. In Italia sono stati pubblicati Bassure (Editori Riuniti 1987), Il paese delle prugne verdi (Keller 2008), Lo sguardo estraneo (Sellerio 2009) e In viaggio su una gamba sola (Marsilio 1992, 2009). La scrittrice romeno tedesca, che è stata pedinata, aggredita e ha subito tanti interrogatori per essersi rifiutata di collaborare con i servizi segreti del regime comunista di Bucarest, in questo libro racconta la follia del totalitarismo e la forza di una donna che non vuole rinunciare alla felicità.

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