Resta con me di Elizabeth Strout

Tyler Caskey è un pastore della Chiesa Congregazionale nella comunità di West Arinett, nel Maine.

Da poco ha perduto la moglie, morta di tumore, e si ritrova solo a prendersi cura delle sue due bambine. Ma al dolore per la perdita della moglie si aggiunge quello di dover affrontare le dicerie maligne sul suo conto. La sua vita viene completamente stravolta.

La bimba più piccola viene affidata alla nonna paterna, mentre Katherine, di cinque anni, resta con lui, ma smette di parlare chiudendosi in un silenzio impenetrabile; Tyler non trova più le parole adatte in chiesa, né alcuna misericordia per chi si rivela ottuso, arido, distante. Ce n’è abbastanza per intaccare la fede di Tyler Caskey, che tuttavia riesce a superare la crisi grazie all’amore che ha saputo ispirare intorno a sé.

La vicenda ha inizio nel 1959. Nella piccola città di West Arinett, nel Maine, arriva Tyler Caskey con la moglie Lauren, che suscita subito una curiosità maligna fra i parrocchiani, uomini e donne, perché Lauren è una donna anticonformista, con i suoi capelli rosso fragola, i vestiti alla moda, le scarpette con il tacco alto, le sue osservazioni franche e prive di inibizioni. Perfino il diacono Charlie Austin – schiavo di una forte attrazione sessuale per una donna di Boston – dice che Lauren è un ‘certo’ tipo di donna e che Tyler ha sposato una sgualdrina. Perché solo il sesso, secondo lui, aveva potuto unire due persone così diverse: un uomo che vede Dio in ogni atomo dell’universo e una donna che trovava noiose le sue prediche e si faceva beffe della suocera che le consigliava un comportamento diverso.

Ma siamo nei conformisti anni Cinquanta, e West Annett è nel Maine, una terra di antichi pionieri rigidamente protestanti. ”Resta con me”, comunque, dimostra che è possibile scendere per risalire più in alto. E infatti, dopo una devastante esperienza, quando una perdita può rivoluzionare una vita, alla fine trionfa l’amore, non l’amore per una sola persona, ma l’amore per il prossimo, l’amore cristiano.

L’AUTRICE
Nata a Portland, Maine, Elizabeth Strout vive a New York con il marito e la figlia. Ha insegnato letteratura e scrittura al Manhattan Community College per dieci anni e scrittura alla New School. Suoi racconti sono apparsi in numerose riviste, tra le quali il ”New Yorker”. Amy e Isabelle, acclamato da pubblico e critica, e vero e proprio caso editoriale, è il suo primo romanzo.

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