Evento letterario, a giugno il festival ”Una Marina di Libri”

 Arriva a Palermo dal 3 al 5 giugno 2011 Una Marina di Libri: prima fiera dell’editoria indipendente in Sicilia e allo stesso tempo originale festival letterario ricco di eventi e presentazioni esclusive.
La manifestazione, che si svolgerà presso la prestigiosa sede di Palazzo Steri,  è organizzata dal Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza  Marina & dintorni e da Navarra Editore in collaborazione con Associazione Oliver, Officine Studi Medievali e MDU – Movimento degli Universitari ed è patrocinata dall’Università degli Studi di Palermo.

Il bambino rubato di Abbie Taylor

 Siamo a Londra. Emma Turner sta scendendo dalla metropolitana quando all’improvviso le porte del treno si chiudono e il piccolo Ritchie, suo figlio, di appena sedici mesi, resta sul vagone che riparte.
Per fortuna Emma ritrova il suo bambino alla stazione successiva, in braccio ad una sconosciuta, che dice di chiamarsi Antonia. Purtroppo accade un fatto incredibile: la donna dice che il bambino è suo figlio, non un bambino trovato per caso e poi scompare portandolo con sé. Emma, naturalmente, è sotto shock ed ha un mancamento. Si risveglia in un letto d’ospedale circondata da poliziotti ai quali racconta l’accaduto. Ma essi non credono alla sua storia e anzi l’accusano di aver fatto del male al bambino.

Una nuova stagione per l’housing di A.A.V.V.

 Nel decennio 1997-2007 nel nostro Paese si è registrato un vero e proprio boom del mercato immobiliare.
La casa è diventata un bene di riferimento sicuro in una contingenza economica incerta soprattutto nel settore produttivo. In termini numerici attualmente si registra la presenza di 28 milioni di alloggi contro circa 24 milioni di famiglie residenti. Analizzando le caratteristiche delle strutture abitative si evidenzia purtroppo la scarsa rispondenza di circa un milione di quanti vengono definiti alloggi con la conseguenza che un numero elevato di famiglie vive in condizioni abitative pessime.

La mia stirpe di Ferdinando Camon

 Ne ”La mia stirpe” si racconta dell’immortalità attraverso la specie, della continuità della vita attraverso le generazioni, poiché ognuno di noi rinasce nelle generazioni successive o è l’erede della generazione precedente. Così il protagonista è convinto che lui rinascerà, quando non ci sarà più, nella nipotina che ora tiene in braccio. Così come è convinto i suoi genitori sono rinati in lui. E via di seguito, di generazione in generazione: ogni generazione è la rinascita della generazione precedente. Un’impresa che dà un significato alla vita, ovvero che è la continuità della vita stessa. In sintesi, ognuno di noi sarà in quelli che verranno dopo e dopo ancora, come in ognuno di noi ci sono quelli che ci hanno preceduto, perché la stirpe è garanzia di immortalità

Tutti santi me compreso di Luciano De Crescenzo

 E chi non sa che San Gennaro è il patrono di Napoli e che per i napoletani veraci è il santo per eccellenza? Intoccabile!!!
Eppure circa quarant’anni fa la Chiesa di Roma minacciò di togliere San Gennaro dal calendario perché poche e poco chiare le notizie sul suo conto, perfino sul suo martirio. Lunghe le contrattazioni con la curia di Napoli, che non voleva cedere il ”suo”santo patrono e rinnegare il famoso miracolo del sangue. Alla fine il Vaticano concesse il culto del santo ma soltanto a Napoli. E i napoletani cosa fecero? Nel timore che il loro santo si offendesse sui muri della città affissero delle scritte per ”consolarlo”: “San Gennà, futtatenne”.

Il caso dei libri scomparsi di Ian Sansom

 Israel Armstrong, un giovane mezzo ebreo mezzo irlandese, arriva da Londra nella piccola cittadina di Tundrum, Irlanda del Nord. È contento e si aspetta grandi cose, perché inizia il suo primo lavoro come bibliotecario. Ma con grande sorpresa non trova né la biblioteca né i libri… È l’inizio di una serie di problemi. In poche ore infatti perde vestiti, soldi, carte di credito e forse anche la fidanzata.

Cuore di Edmondo De Amicis

 Enrico, un bimbo torinese di terza elementare, scrive un diario revival di un anno scolastico in cui si sono alternati momenti di gioia e di tristezza. Un viaggio nella vita della scuola in compagnia di personaggi caratteristici che non solo sono rimasti impressi nell’animo del piccolo scrivente, ma hanno commosso lettori di tutte le età, dall’epoca della sua prima pubblicazione ad oggi. Per la semplicità genuina del racconto, per le disavventure dei ragazzi protagonisti, per la sincerità dei sentimenti profusi a piene mani in tutto l’iter del diario.

Non smettere di sognare

 Il diario di Giorgia
Giorgia non ha una vita facile, tutt’altro. È stata abbandonata ancora piccolissima dal padre ed ha vissuto come ha potuto. Ora per mantenere la famiglia lavora come donna delle pulizie. È triste ma nelle enormi difficoltà della sua vita la sostiene un sogno: la danza. E per realizzare quel sogno appena può corre alla scuola di danza. Danza da sola, lontana da tutti. E improvvisamente sembra che la sua vita possa cambiare, che il suo sogno possa avverarsi: partecipando per caso a un talent show ha l’opportunità di diventare ballerina.

Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono

 Quarta Edizione – Rimini, centro storico, 17-18-19 giugno 2011
“Mare di Libri – Festival dei ragazzi che leggono” è il primo e unico Festival letteratura in Italia ad essere dedicato agli adolescenti ed è giunto quest’anno alla sua quarta edizione. È una manifestazione all’insegna del divertimento culturale che propone tre giorni di incontri con gli autori italiani e stranieri più amati dagli adolescenti; un luogo di appuntamento per tutti i ragazzi che amano i libri e che hanno voglia di incontrare altri coetanei che condividono la stessa passione. Vuole essere un luogo di raduno estivo che offre ai ragazzi lettori di tutta Italia la possibilità di incontrare i loro scrittori preferiti e di discutere di romanzi e letture.

Caro Papa ti scrivo di Piergiorgio Odifreddi

 Un matematico ateo a confronto con il papa teologo
Piergiorgio Odifreddi entra nel Seminario di Cuneo nell’autunno del 1959. Il suo sogno è quello di diventare un giorno papa, pur sapendo di quali e quante difficoltà sia lastricata la strada che porta al soglio pontificio. Cinquant’anni dopo, ricordando quei tempi, decide di scrivere a chi è diventato veramente papa, a Joseph Ratzinger, usando un tono rispettoso e sincero, pur non abiurando, da scienziato, al dovere di rimanere saldamente ancorato alla realtà fisica, storica e biologica.