Hotel Bosforo, il primo libro dell’autrice tedesco-turca Aykol in libreria per Sellerio

Kati Hirschel è una quasi quarantenne tedesca-turca trapiantata a Istanbul che per la maggior parte del tempo si trova immersa nel caos mobile della metropoli, porta tra Oriente e Occidente. E’ lei la protagonista del primo romanzo giallo della scrittrice Esmahna Aykol, tedesco-turca anche lei, autrice di ‘Hotel Bosforo‘ (Sellerio editore Palermo, 263 pagg., 13 auro). La donna è una grande appassionata del caos, altrimenti sarebbe davvero impossibile vivere a Istanbul, “frutto inebriante di una stratificazione di esseri umani profondamente diversi, il cui inatteso effetto è la convivenza e la capacità di comunicare“.

HOTEL BOSFORO
Kati ha vissuto a Istanbul per metà circa della sua vita di quasi quarantenne e ne conosce ogni angolo, gli svariati ambienti, i ritrovi esclusivi o popolari, i tanti quartieri che fanno città nella città.
E’ indipendente, sola, alquanto vanitosa, erotica, e dirige la sua libreria specializzata in gialli. Per caso, un giorno, riceve la telefonata di Petra, vecchia amica tedesca diventata attrice di una certa fama. Le racconta di essere scesa all’Hotel Bosforo, giunta nella vecchia capitale per un film di produzione turco tedesca. Lamenta all’amica le sue pene d’amora. Ma qui comincia il giallo. Kati viene a sapere che in albergo è stato consumato un crimine, ed è proprio Petra la principale sospettata. Arma del delitto, decisamente femminile, un asciugacapelli.
La vittima è un regista tedesco, morto fulminato nella vasca da bagno della sua suite, con un bicchiere di whisky in mano. Con lui, Petra, a detta di tutti, aveva una relazione, che però lei nega. Kati, forse per amicizia, decide di occuparsi da vicino delle indagini sul delitto. Nasce un nuovo personaggio intrigante, che non ha molto in comune con l’ispettore Petra Delicado della spagnola Gimenze Bartlett, ma è ugualmente interessante. La traduzione è di Emanuela Cervini.

Lascia un commento